“A Delhi l’ordine pubblico sta peggiorando”, “siamo angosciati, l’ostilità verso la minuscola comunità cristiana non ha fine, i gruppi nazionalisti continuano a prendere di mira fedeli, istituzioni religiose e ora anche quelle scolastiche” con questi toni si è espresso Sajan George, Presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic) dopo la sesta aggressione in tre mesi perpetrata contro la comunità cristiana della capitale. Nelle prime ore di questa mattina un gruppo non identificato di persone ha compiuto atti vandalici nei confronti di una scuola cattolica di Vasant Vihar, quartiere nella zona meridionale di Delhi. In seguito all’attacco il convento che gestisce l’istituto ha chiuso la struttura e mandato a casa gli studenti.
Appresa la notizia dell’aggressione il nuovo primo ministro Arvind Kejriwal ha pubblicato sui social network questo messaggio: “condanno con forza l’attacco alla scuola Holy Child Auxilium. Questo genere di azioni non saranno tollerate”. Sajan George ha poi sottolineato che quanto sta accadendo a Delhi e in altre parti dell’India “è una macchia vergognosa sulle nostre credenziali laiche. L’India è una repubblica secolare e democratica in cui la libertà religiosa e di culto sono garantite dalla Costituzione. Stiamo perdendo la nostra autorità morale dinanzi alla comunità internazionale”.