Il Cardinale Albert Vanhoye si è spento ieri a Roma all’età di 98 anni, solo pochi giorni dopo aver festeggiato il suo compleanno. Egli era il membro più anziano del Collegio Cardinalizio dopo aver dedicato una vita alla Chiesa con esemplare ed ammirabile devozione. Egli nacque il 24 luglio 1923 a Hazebrouk, nella Diocesi di Lille, nel nord della Francia ed entrò a far parte della Compagnia di Gesù l’11 settembre 1941, prese i primi voti il 15 novembre 1944 e fu ordinato sacerdote il 26 luglio 1954 in Belgio dopo essersi brillantemente laureato in Letteratura alla Sorbona ed in Teologia all’ateneo di Enghien. Nel 1961 ottenne un dottorato in scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico.
Lo studio dei testi e l’insegnamento dell’esegesi
Egli fu uno dei più eminenti specialisti dell’esegesi, su cui focalizzò i suoi studi ed in seguito divenne docente della stessa materia presso le istituzioni universitarie dal 1963 al 1998 ed in seguito, dal 1984 al 1990 fu Rettore. Nel corso della sua luminosa opera egli è stato membro della Commissione Biblica dal 1984 al 2001 ed in seguito segretario della stessa dal 1990 al 2001, a tal proposito è utile ricordare che, durante la permanenza di Vanhoye nella sopracitata Commissione, vennero dati alla luce due importanti documenti dell’allora Cardinale Joseph Ratzinger: L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa ed Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana. Successivamente assunse l’incarico di consulente all’interno del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani dal 1980 al 1996. Egli fu elevato alla dignità cardinalizia da Papa Benedetto XVI che lo definiva grande esegeta ed in seguito, durante il Concistoro, del 24 Marzo 2006, ricevette la porpora. Le sue esegue funebri avranno luogo domani alle 11:00 e saranno officiate dal Cardinale Leonardo Sandri.