Crociata: “Se è unita l’Europa ha una grande potenzialità”

Europa

Mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea (COMECE). Credit: DANIELE_STEFANINI IMAGO ECONOMIC

Disco verde dai parlamentari d’Europa alla Commissione bis di Ursula von der Leyen. Con 370 voti a favore (su un numero totale di 719 eurodeputati), la nuova Commissione ha incassato il sostegno più risicato della storia europea. Dichiara all’Agensir monsignor Mariano Crociata, presidente dei vescovi Ue: “L’Europa ha una grande potenzialità, ma se lacerata, rischia di non avere nessuna possibilità di azione. Senza un’unità crescente dell’Unione, le cose rischiano di andare male per tutti. Non c’è nessuno che possa trarre vantaggio dalla divisione, dalla disunità”. Gli episcopati d’Europa sono preoccupati che “l’Ue si indebolisca e si frastagli sempre di più. Questo è il pericolo. È inquietante perché le condizioni perché questo avvenga, ahimè, dati i numeri e gli atteggiamenti, ci sono. Lo constatiamo non per scoraggiare, ma per dire che bisogna cercare di reagire e di trovare le condizioni non per dividere ulteriormente ma per unire”, osserva il vescovo Crociata, già segretario generale della Cei.

Mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione delle conferenze episcopali della Comunità Europea (COMECE). Credit: Daniele Scudieri Imagoeconomica

Appello all’Europa

Alla presidente Ursula von der Leyen, monsignor Crociata augura “un buon lavoro che significa intervenire sulle questioni di fondo. Coinvolgendo l’opinione pubblica affinché senta di essere al cuore di quello che si sta facendo, e nello stesso tempo le forze politiche. Occorre cioè che le forze politiche e le opinioni pubbliche europee vedano lo sforzo che l’Unione Europea fa per rispondere ai bisogni e alle attese che i risultati elettorali – seppure in maniera contraddittoria e complessa – hanno comunque fatto emergere. È un lavoro in salita, per cui l’augurio è che la Commissione lavori ancora di più con la fiducia che gli obiettivi si possano raggiungere“.
Giacomo Galeazzi: