Akram Masih, un ragazzo cristiano di Multan in Pakistan, è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di aver costretto alle nozze una donna musulmana, Maria Bibi. Il giovane si sarebbe convertito all’Islam pur di sposare Maria, ma il suo cambio di religione è stato considerato nullo. Dopo che la famiglia di Maria ha sporto denuncia, la polizia ha fatto irruzione nella casa del giovane cristiano, hanno picchiato tutti i presenti e sequestrato il ragazzo.
I due giovani sposi si sono dovuti presentare in tribunale per dichiarare che la loro unione era stata contratta in piena libertà, ma la famiglia di Maria le ha imposto di firmare una dichiarazione dove spiegava che il ragazzo l’avrebbe rapita e costretta al matrimonio. A nulla sono serviti gli sforzi della famiglia di Masih che hanno chiesto aiuto al vescovo Asher Kamran, a capo della chiesa metodista pakistana.
Il prelato avrebbe scritto una lettera dove spiega che i giovani si sono sposati senza nessuna costrizione e che Masih non ha rapito la giovane donna. Però la legge islamica vieta che una donna musulmana si sposi con un uomo appartenente ad un altro credo religioso. “In Pakistan, il livello di estremismo religioso è troppo alto per tollerare il matrimonio tra un uomo cristiano e una donna musulmana, anche se il cristiano si converte all’islam – spiega Mushtaq Gill, avvocato del ragazzo -questa è una grave violazione dei diritti fondamentali”.