Unità dei cristiani per uscire dal tunnel della pandemia. Stamattina papa Francesco ha ricevuto in udienza i rappresentanti della Federazione luterana mondiale. Il Pontefice richiama la “forza evangelica della riconciliazione”. Attraverso il dialogo e la testimonianza condivisa “non siamo più estranei, ma fratelli”.
Cristiani tra crisi e comunione
“In cammino dal conflitto alla comunione”, evidenzia Jorge Mario Bergoglio. E questo cammino si fa soltanto in crisi. “La crisi che ci aiuta a maturare quello che stiamo cercando. Dal conflitto che abbiamo vissuto nei secoli. Alla comunione che vogliamo”, sottolinea il Pontefice. Da qui l’appello a “confessare insieme quel che ci accomuna nella fede. Un solo corpo. Un solo battesimo. Un solo Dio”.
Espressione di fede
“Il credo di Nicea è espressione vincolante di fede. Non solo per i cattolici e i luterani. Ma anche per i fratelli Ortodossi. E per molte altre comunità cristiane. È un tesoro comune- sostiene il Papa-. Il cammino ecumenico è un dono di Dio. E per noi un percorso irreversibile”. Francesco incoraggia “tutti coloro che sono impegnati nel dialogo cattolico-luterano”. Affinché “proseguano con fiducia. Nella preghiera incessante, nell’esercizio della carità condivisa. Nella passione per la ricerca. Volta a una maggiore unità”. Il Pontefice cita l’esortazione contenuta nella Regola di Taizé: “Abbiate la passione dell’unità del Corpo di Cristo”.