Cristiani e musulmani insieme in moschea a Bologna. È quanto avvenuto ieri, venerdì, giorno di preghiera per l'Islam: l'arcidiocesi, con gruppi di sacerdoti e fedeli, ha visitato i luoghi di preghiera islamici della città degli asinelli, come gesto di amicizia e solidarietà dopo l'attentato di Christchurch avvenuto nei giorni scorsi in Nuova Zelanda.
Vivere in pace
“Vogliamo affermare la necessità e la possibilità di vivere in pace, anche se siamo diversi, anche se abbiamo una fede diversa, ma questo non deve essere per noi motivo di odio e diffidenza, ma solo di rispetto“, ha detto monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale, parlando nel centro islamico di via Ranzani. La comunità islamica bolognese “vuole pubblicamente ringraziare la Chiesa e tutti i parroci e i cittadini bolognesi che hanno presenziato alla preghiera comunitaria”, ha detto Yassine Lafram, coordinatore della comunità e presidente Ucoii. “Proseguiamo sempre più convinti nel nostro cammino di pace e fratellanza con i nostri concittadini e ribadiamo con forza che le nostre sale di preghiera rimarranno sempre aperte a tutti, nel segno dell'incontro e della conoscenza”, ha concluso. Lo riporta Ansa.
L'attentato
L'attentato alla moschea di Christchurch ad opera del 28enne suprematista Brenton Tarrant ha procurato 50 morti e 36 feriti. Dopo la strage, il governo neozelandese ha vietato la vendita di armi d'assalto, mentre non è stata ancora presa nessuna decisione in merito al bando per le armi semi-automatiche.