Cristiani e donne in pericolo dopo la conquista talebana dell’Afghanistan

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In Afghanistan, causa della conquista di Kabul da parte delle milizie talebane, la popolazione civile si sta radunando presso il locale aeroporto internazionale nel tentativo disperato di fuggire in quanto permangono forti timori sul metodo di governo che gli stessi intendono porre in essere, a tal proposito vi è il forte presentimento diffuso che gli stessi intendano attuare, come peraltro già successo nel 1996, la sharia, ossia la radicale legge islamica.

La difficile situazione dei cristiani

Rispetto a quanto precedentemente esemplificato, è utile ricordare che è, secondo uno studio pubblicato da Porte Aperte nella World Watch List, l’Afghanistan risulta essere il secondo paese al mondo sui cinquanta analizzati per quanto riguarda la persecuzione dei cittadini di religione cristiana. Rispetto a quanto sopra detto, è necessario sottolineare che, con l’avvento al potere dei talebani, il pericolo per la popolazione cristiana è in costante aumento, in quanto la stessa teme di essere ulteriormente vessata o peggio uccisa.

Donne afghane in pericolo

In particolare, corrono un forte rischio, le donne afghane che negli ultimi anni hanno intrapreso un percorso di istruzione in quanto, nelle città precedentemente conquistate dai miliziani, scuole e università sono state precluse militarmente alle donne – che costituivano oltre il 60% degli iscritti – ed altre sono state allontanate dai loro luoghi di lavoro con la raccomandazione di non farvi più ritorno. Infine, cosa ancor più grave, in alcune città afghane, è stato detto alle donne di non più uscire di casa senza un accompagnatore di sesso maschile e, in talune circostanze, i talebani hanno manifestato l’intenzione di rapire tutte le donne con un’età compresa tra i 12 e 45 anni con l’intenzione di renderle schiave.

Christian Cabello: