E'stato Papa Francesco a esortare noi Vescovi indonesiani ad approfondire il Documento sulla fratellanza umana, diffuso ad Abu Dhabi e a metterlo in pratica, guardando all'Indonesia come un paese moderno, in cui le minoranze religiose possono vivere pacificamente con la maggioranza dei musulmani, in un clima sociale di rispetto, tolleranza, fraternità”: lo afferma all'Agenzia Fides il Cardinale Ignatius Suharyo, Arcivescovo di Giacarta e Presidente della Conferenza episcopale indonesiana, a conclusione dell'assemblea annuale dei Vescovi dell'arcipelago, tenutasi a Bandung da 4 al 14 novembre. Papa Francesco si è recato ad Abu Dhabi dal 3 al 5 febbraio 2019 divenendo il primo pontefice nella storia a visitare gli Emirati Arabi Uniti. All'inizio del suo viaggio apostolico, Papa Francesco è stato accolto nel Palazzo Presidenziale per la visita ufficiale allo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, principe ereditario di Abu Dhabi. In seguito si è recato presso la Gran Moschea dello Sceicco Zayed per un incontro privato con i membri del Muslim Council of Elders e ha concluso la prima giornata al Founder's Memorial, dove ha pronunciato un discorso durante l'Incontro Interreligioso Internazionale sulla “Fratellanza Umana”. Nell'ultima giornata papa Francesco si è recato alla Cattedrale di Abu Dhabi in visita privata e ha celebrato la Santa Messa allo Zayed Sports City Stadium.
Il documento
Il Cardinale Ignatius Suharyo, rilevando che “i nostri amici musulmani indonesiani hanno studiato seriamente quel documento”, ha illustrato il messaggio conclusivo dell'assemblea, ricordando la sfida dell'estremismo religioso, fautore di violenza, e, in questo contesto, la sfida del dialogo interreligioso e della convivenza, nel paese musulmano più popoloso del mondo, dove oltre 80 milioni di musulmani moderati aderiscono all'organizzazione “Nahdlatul Ulama” e altri 60 milioni alla “Muhammadiyah”. Il Cardinale ribadisce che “la Chiesa cattolica indonesiana è messa alla prova e chiamata a promuovere la fratellanza fraterna e la pace, come sostenuto dalla Dichiarazione di Abu Dhabi. Questo spirito fraterno deve basarsi sui valori dell'umanità che vanno interiorizzati a livello personale e sociale, per poi tradurli nella nella società e nelle relazioni umane”. Il Cardinale, al termine di un'assemblea dell'episcopato in cui si è avuto modo di approfondire il testo della Dichiarazione di Abu Dhabi, rileva che “ogni diocesi dovrebbe promuovere il contenuto e il messaggio della Dichiarazione di Abu Dhabi, in ogni modalità, inclusa quella che passa attraverso i social media”, auspicando che “sacerdoti e religiosi abbiano il coraggio di 'uscire', entrando in contatto con comunità di altre confessioni religiose, per contribuire a costruire la fratellanza umana nella nazione, in Asia, nel mondo”.