Due progetti solidali per i cristiani iracheni grazie al dono di Papa Francesco. “Con questi due progetti, Aiuto alla Chiesa che soffre “ha voluto onorare la donazione del Papa. Ponendosi concretamente a fianco dei cristiani aggrediti dall’Isis“. E la fondazione pontificia Acs è lieta che “essi siano stati terminati a ridosso dello storico viaggio apostolico dello stesso Papa Francesco in Iraq”.
In beneficienza
Duecentomila euro. E’ questa la cifra devoluta ad Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) . Da destinare al sostegno delle comunità cristiane della Piana di Ninive, in Iraq. La somma è parte del ricavato della vendita all’asta della Lamborghini. Modello Huracán. Donata dalla casa automobilistica a Papa Francesco nel novembre 2017. Il Pontefice, dopo averne autografato il cofano, ha deciso di venderla all’asta. Per destinare il ricavato in beneficenza, riferisce il Sir. “Grazie alla Lamborghini donata da Papa Francesco sono stati realizzati due progetti. A sostegno dei cristiani della Piana di Ninive– spiega Alessandro Monteduro, direttore di Acs Italia-. Il primo è la ricostruzione della sala polivalente siro-cattolica intitolata alla Vergine Maria a Bashiqa. Totalmente distrutta dall’Isis. La seconda iniziativa è la ricostruzione della scuola materna siro-cattolica. Anch’essa intitolata alla Vergine Maria a Bashiqa. Parzialmente devastata dagli estremisti islamici“.
Regalo inedito
il 15 novembre 2017 fu un regalo inedito quello ricevuto da Papa Francesco. Si trattava appunto di un modello unico di Lamborghini “Huracan” di colore bianco. Donatagli in Vaticano alla presenza dei vertici della casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese. Il Pontefice decise di mettere all’asta l’auto attraverso Sotheby’s. E di donarne il ricavato. Destinatari della donazione del Papa proprio “Aiuto alla Chiesa che Soffre”. Che lo ha usato per la ricostruzione della Piana di Ninive. L’Associazione Comunità Giovanni XXIII. E altre due associazioni italiane che svolgono attività in Africa. La Gicam e Amici del Centrafrica. Alla apposizione della firma del Papa sul cofano della Lamborghini, era presente don Aldo Buonaiuto. Sacerdote in prima linea nel recupero delle donne vittime della prostituzione schiavizzata per la Giovanni XXIII. Efondatore di In Terris.