Il senso della Messa nel vademecum del Vicariato di Roma. Un testo per fare comprendere meglio ai fedeli il valore dell’Eucarestia. Un’iniziativa dell’Ufficio liturgico della diocesi di Roma. In collaborazione con il vescovo ausiliare Daniele Libanori. Molte le spiegazioni offerte ai fedeli. Per comprendere appieno ogni passaggio della liturgia. Alla luce del nuovo messale romano. La revisione italiana del Messale scaturito dal Concilio vaticano II arriva a diciotto anni dalla terza edizione tipica latina. La complessa operazione coordinata dalla Cei ha visto numerosi esperti collaborare. Nella Commissione episcopale per la liturgia. Fino a giungere nel novembre 2018 all’approvazione del testo definitiva. Da parte dell’Assemblea generale dei vescovi italiani. Poi, dopo il “via libera” di papa Francesco, il cardinale presidente Gualtiero Bassetti ha promulgato il libro l’8 settembre 2019. E la prima copia è stata donata al Pontefice.
Il senso della Messa
Qualche esempio tratto dal sussidio del Vicariato di Roma. L’atto penitenziale non è da vivere in modo individuale. Ma ”come Chiesa che si riconosce bisognosa di misericordia. E di salvezza“. O ancora il Gloria. “Inno antichissimo. Con cui la Chiesa radunata loda e supplica Dio”.
Il valore del silenzio
Nel vademecum della diocesi del Papa sono sottolineati e motivati tutti i momenti di silenzio. Quelli che l’assemblea è tenuta a osservare durante la liturgia. Il silenzio è molto più che mera assenza di voce. Di suoni. O di parole. E’ lo “spazio prezioso dove accogliere, con l’aiuto dello Spirito Santo, la Parola del Signore”. Il sussidio intende coinvolgere nell’azione liturgica tutti i battezzati. E in modo particolare coloro che seguono un percorso di iniziazione cristiana. Per esempio i ragazzi che si preparano alla prima comunione. O alla cresima. E i fidanzati.