Comunicare la verità. Incontrando le persone dove e come sono. Vincenzo Corrado è il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali. Alla Conferenza episcopale italiana. Con Pier Cesare Rivoltella, ha scritto un saggio (edito da Scholè) a commento del messaggio di papa Francesco. Per la 55ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. “Tutti siamo responsabili della comunicazione che facciamo. Delle informazioni che diamo. Del controllo che insieme possiamo esercitare sulle notizie false. Smascherandole. Tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità. Ad andare. Vedere. Condividere“, sostiene papa Francesco
Comunicare la verità
Vocazione universale a comunicare la verità, quindi. Offrendo la propria testimonianza. “I sentieri del come e dove sono la sfida che consegna ai comunicatori una nuova opportunità di riflessione. Ma anche di azione. Una lezione da riscoprire in questo momento della nostra storia“, osserva Vincenzo Corrado. E aggiunge il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei: “E’ qui che entra in gioco la creatività. Unica forza propulsiva per non restare all’angolo. Ingabbiati dal ‘si è sempre fatto così‘. Una sana creatività può aiutare a progettare nuove forme di prossimità. Che passano da una comunicazione attenta e responsabile“.
Al servizio della Chiesa
Vincenzo Corrado è nato a Maglie (Lecce) nel 1976. Sposato e padre di tre figlie. All’agenzia di stampa dei vescovi italiani (Sir) ha curato per 15 anni le relazioni con i settimanali cattolici della Fisc. Mantenendo rapporti quotidiani con tutto il territorio italiano. Esperto di questioni ecclesiali ha seguito i principali sviluppi della vita della Chiesa italiana e universale. L’Ufficio nazionale che dirige svolge un prezioso lavoro a favore della Segreteria Generale della Cei. Degli altri Uffici. Delle diocesi. E nei rapporti con i mass media.