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Convegno internazionale esorcisti: Mons. Karel Orlita è il nuovo presidente

Dal 25 al 30 settembre si è svolto il XIV Convegno Internazionale dell’Associazione Internazionale Esorcisti: i temi trattati e l'elezione dei vertici dell'associazione

Si è svolto dal 25 al 30 settembre 2023 il XIV Convegno Internazionale dell’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE) presso la Casa di spiritualità “Fraterna Domus” di Sacrofano, in provincia di Roma. Primo incontro internazionale dopo l’ultima edizione biennale del 2018, a causa della pandemia, il Convegno internazionale AIE 2023 ha visto la partecipazione di 203 sacerdoti esorcisti provenienti da tutti i continenti e di circa 100 ausiliari degli esorcisti.

Padre Francesco Bamonte, presidente uscente dell’Associazione, ha ripercorso nel suo intervento di apertura le origini dell’AIE: la fondazione e il primo raduno nel 1991, il primo Convegno internazionale nel 1994, entrambi organizzati dall’allora presidente don Gabriele Amorth. Lungo un trentennio i passi compiuti sono stati molti, e grazie all’AIE la sensibilità pastorale verso il ministero dell’esorcismo di cui Cristo Gesù è fonte e modello è fortemente cresciuta nella Chiesa universale. I corsi di formazione e aggiornamento per esorcisti, in Italia e all’estero, la pubblicazione delle Linee guida per il ministero dell’esorcismo (2019), come degli Atti dei Convegni nazionali e internazionali, unitamente alla diffusione del sussidio formativo interno Quaderni AIE (dal 2015), rappresentano alcuni dei traguardi dell’Associazione, raggiunti o consolidati nel corso dell’ultimo decennio. Va ricordata nel 2014 l’erezione canonica da parte della Santa Sede dell’Associazione Internazionale Esorcisti quale associazione privata internazionale di fedeli con la conseguente approvazione del suo Statuto. Oggi i numeri sono incoraggianti: dai 250 membri che costituivano l’Associazione nel luglio 2012, attualmente i soci sono circa 900. P. Bamonte ha poi comunicato che, alla vigilia del Convegno, l’ultimo Consiglio del governo uscente dell’Associazione ha stabilito che assieme alla Madonna sia patrono dell’Associazione Internazionale Esorcisti San Michele Arcangelo. A p. Bamonte, presidente dal 2012, è andata la calorosa riconoscenza dell’assemblea per il lavoro compiuto nei suoi due mandati consecutivi.

La relazione di padre Robert-Joel Cruz, esorcista statunitense, ha analizzato le benedizioni e i sacramentali: vere e proprie armi spirituali “difensive e offensive”. Il Signore offre attraverso i sacramenti e i sacramentali il dono della comunione con Lui. Ciascuno è allo stesso tempo chiamato ad essere vigilante, soprattutto verso le pericolose forme di spiritualità alternative che il tempo della pandemia ha favorito: pensiamo all’estremizzazione del tema ambientalista, sfociante in culti panteisti, per non parlare di culti come la Wicca, il druidismo, lo sciamanesimo.

  1. Bamonte ha poi illustrato la vicenda di suor Tomasina Pozzi (1910-1944), nativa della provincia di Sondrio, sottoposta a pesantissime vessazioni diaboliche nel corso della sua vita da religiosa: una toccante testimonianza di sofferenza.

Mons. Karel Orlita, esorcista e canonista della Repubblica Ceca, ha presentato una relazione sulla concessione da parte del vescovo della facoltà di eseguire esorcismi, sottolineando alcuni aspetti di detta facoltà legati al territorio, sia dal punto di vista dell’ambito in cui l’esorcista può e deve esercitare il suo ufficio, sia in ordine alle persone bisognose del suo ministero.

  1. Piermario Burgo, anch’egli esorcista e canonista, ha parlato della possibilità di proferire esorcismi sui non-cattolici, siano essi cristiani di altre confessioni, fedeli di altre religioni o persone atee. Una volta fatta da essi libera richiesta e accertata la reale necessità, la Chiesa attraverso il ministero dell’esorcista offre il suo aiuto, evitando decisamente ogni atteggiamento di proselitismo nei confronti delle vittime del maligno. In questi casi, che a motivo del fenomeno migratorio vanno aumentando in Europa e nel continente americano, l’esorcista deve sempre attenersi alle indicazioni del Vescovo da cui dipende.
  2. Cristian Cabrini, argentino, ha ripercorso le tappe della sua vocazione sacerdotale e di esorcista. Il posseduto – ha ricordato – è un povero tra i poveri, spesso abbandonato, non sempre riconosciuto e accettato. Alla luce della sua esperienza ha affermato che è sempre auspicabile un attento discernimento interdisciplinare su ogni caso.

Il dottor Richard Gallagher, ausiliario nel ministero degli esorcismi e medico psichiatra americano, ha richiamato l’importanza del discernimento spirituale del sacerdote esorcista, di fronte a un fenomeno – quello delle sofferenze causate dall’azione straordinaria del maligno – che presenta spesso un quadro clinico complesso, calato in un campo “rarefatto”. Il medico che collabora con il sacerdote esorcista deve inoltre assicurarsi che la persona tormentata dal maligno non sviluppi patologie secondarie.

Mons. Rubens Miraglia Zani, esorcista brasiliano, ha illustrato l’approccio psicoterapeutico del tedesco Bert Hellinger (1925-2019), teorizzatore delle cosiddette “Costellazioni Familiari”. Lo psicologo Hellinger, già sacerdote cattolico e missionario, in seguito ridotto allo stato laicale, propose una “ricetta” terapeutica dai contenuti sincretistici, mutuata dalla sua esperienza in Africa ed esposta ai pericoli dello spiritismo, dove il supposto legame con le generazioni passate, allo scopo di sanare la propria relazione con gli antenati, si presta a derive medianiche alimentate da implicazioni teosofiche. Le persone – ha osservato mons. Miraglia – non hanno certo bisogno di queste credenze “intergenerazionali”, intrise di oscuro determinismo, bensì di una corretta catechesi fondata sulla parola di Dio, autenticamente liberante.

Il professor Alberto Castaldini, ausiliario e docente universitario di filosofia, ha trattato della singolare concomitanza nell’età moderna fra casi di conversione alla fede cattolica e di possessione. Un fenomeno che generava sofferenze individuali e divisioni sociali fra i gruppi, laddove – come in Italia e in Francia – sussistevano situazioni di contrapposizione religiosa e scontro politico.

Ancora p. Burgo ha trattato il tema se sia lecito o meno comandare ai demoni senza essere esorcisti. Partendo da un dato di antropologia teologica, il relatore ha ricordato come ogni uomo in grazia di Dio sia gerarchicamente superiore a tutti i demoni, senza eccezione. Pertanto, al cristiano è proibito di nutrire paura nei confronti del diavolo, che è invece tenuto a disprezzare. Per questo, in caso di necessità e in situazioni di emergenza, sapendo ciò che si fa, non è sconveniente e in sé pericoloso comandare al demonio di cessare da una sua azione di disturbo, né la Chiesa proibisce di farlo. Ciò non autorizza chi non è esorcista a fare uso del Rituale degli Esorcismi e nemmeno a impiegare l’Esorcismo di Leone XIII, come stabilito a suo tempo dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, mentre per lenire una sofferenza è ammesso, ad esempio, che un coniuge o un genitore, pregando, nutrendo fiducia nel Signore e nella consapevolezza di fare il proprio dovere, ordini al demonio di cessare la sua azione di disturbo.

Fra Benigno Palilla, esorcista e formatore, ha richiamato la centralità dell’amore divino misericordioso nella pastorale dell’esorcismo. Come ci testimoniano alcuni degli episodi evangelici, la persona liberata da Gesù, prima intimamente lacerata e piegata nella dignità, appare come rinata.

L’esorcista messicano padre Andrés López Ruiz ha tenuto una relazione sul fenomeno della medianità, mostrando come la persona, allettata dal possedere “facoltà”, diventi uno strumento, un soggetto passivo e abituale dell’azione del maligno che, progressivamente, genera una soggezione demoniaca determinando, tra l’altro, un pesante deterioramento psico-fisico. Occorre discernimento e accompagnamento per queste persone, con una catechesi e una rinuncia da parte loro esplicita e rinnovata, diretta a favorire un cambio di mentalità.

Don Paolo Morocutti, esorcista e docente universitario di psicologia, ha presentato gli effetti secondari e le dipendenze generate dalle pratiche occulte, compresa la loro frequente cornice pornografica, sempre più diffusa, da cui la persona esce distrutta, scomposta nell’identità come nella relazione.

  1. Mario Mingardi, esorcista e assistente spirituale della comunità per ragazzi “Domus Familiae Padre Daniele”, ha svolto una panoramica aggiornata della proposta musicale per i giovani, evidenziandone i contenuti occultisti e satanici (e non certo l’impulso alla bellezza e alla gioia), che favoriscono nei suoi ascoltatori più giovani una distruzione dell’identità. Occorre vigilare come sentinelle – ha sottolineato – capaci di gridare laddove ci sono pericoli.

Nel suo intervento a chiusura del Convegno, Don Aldo Buonaiuto dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII ed esorcista, animatore del servizio Anti-Sette (numero verde: 800228866), ha spiegato che il fenomeno delle sette nel mondo globalizzato è sempre più articolato e complesso. Quella occultista e satanista è una vera e propria “galassia” (sempre più diffusa sul web) e ogni setta è un contesto da cui spesso è impossibile uscire. La commissione di delitti, di omicidi (anche di bambini), cementa l’appartenenza al gruppo, in una dimensione di omertà e segreta cooperazione da cui è difficilissimo sottrarsi. Quanti vi si oppongono, consacrati e laici, rappresentano una minoranza nella minoranza che, con dedizione eroica, porta conforto ai sofferenti. Il mondo settario con le sue dinamiche anche politiche ed economiche è un mondo che soggioga, imprigiona e che introduce a un vissuto fatto di maghi, santoni e guru. Don Buonaiuto si è infine soffermato sulla tragedia sociale dei cosiddetti “bambini stregoni” in Africa, sottoposti a violenze indicibili durante pseudo-esorcismi tribali o abbandonati al loro destino nelle periferie, sulla strada e costretti spesso a vivere nelle discariche di rifiuti.

Alcune delle celebrazioni eucaristiche nella settimana di lavori congressuali sono state presiedute dai Vescovi Mons. Baldo Reina (Vicegerente della diocesi di Roma), Mons. Marco Salvi (Ordinario della Diocesi di Civita Castellana) e Mons. Andrés Gabriele Ferrada Moreira (Segretario del Dicastero per il Clero).

Giovedì 28 settembre, nel corso del Convegno – che Papa Francesco nel suo messaggio ai partecipanti ha definito “momento di approfondimento del ministero dell’esorcismo, delicato e quanto mai necessario” –, sono stati eletti i nuovi vertici dell’Associazione Internazionale Esorcisti. Mons. Karel Orlita, esorcista della Diocesi di Brno (Repubblica Ceca) è stato eletto Presidente, mentre p. Francesco Bamonte, esorcista della Diocesi di Roma, definito il giorno dopo, nei saluti finali, dal Segretario del Dicastero per il Clero S.E. Mons. Andrés Gabriel Ferrada Moreira “il cuore dell’Associazione Internazionale Esorcisti”, è stato eletto suo Vicepresidente.

Quello dell’AIE si conferma a sua volta un cuore robusto e pulsante, unito strettamente ai Cuori di Cristo e della Vergine Maria, un cuore che batte all’unisono nella fraterna condivisione dei suoi soci e che si conferma essere uno strumento valido ed efficace nella lotta contro Satana e il mondo delle tenebre, per la maggior gloria di Dio e la salvezza di tutti i suoi figli.

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