I vescovi del Congo chiedono l’apertura di un’inchiesta in merito a presunte irregolarità avvenute nelle elezioni generali del 20 e 21 dicembre scorsi. Con il 73 per cento dei voti il presidente uscente della Repubblica Democratica del Congo, Félix Tshisekedi, ha vinto le elezioni.
«Deploriamo il fatto che questo processo elettorale abbia visto molti casi di violazione del quadro legale», si legge nella lettera dei presuli. Nella missiva è presente un invito alle opposizioni a ricorrere a mezzi legali ed evitare che la tensione nella Repubblica Democratica del Congo cresca ancora.
I vescovi congolesi chiedono un’inchiesta
La Conferenza episcopale nazionale del Congo (Cenco) ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta indipendente «per far luce su tutti i casi documentati dai diversi partiti riguardo alle irregolarità» riscontrate nel corso delle elezioni generali del 20 e 21 dicembre. «Deploriamo il fatto che questo processo elettorale abbia visto molti casi di violazione del quadro legale», si legge nella lettera dei presuli. Una presa di posizione netta che si accompagna all’appello rivolto alla Commissione elettorale nazionale a pubblicare i risultati elettorali «seggio per seggio». Nella missiva è presente anche un invito alle opposizioni a ricorrere a mezzi legali ed evitare che la tensione nella Repubblica Democratica del Congo cresca. Gli altri candidati, infatti, hanno deciso di non presentare ricorso alla Corte costituzionale, ritenuta non affidabile, pur rifiutando l’esito del voto e invitando la popolazione a manifestare.