CONCLUSO IL FESTIVAL DELLE RELIGIONI A FIRENZE

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Un enorme successo per il Festival delle Religioni che si è concluso nella serata di domenica a Firenze. Oltre 4.100 presenze, molte di più rispetto allo scorso anno. Ben 60 relatori hanno intrecciato dibattiti in 18 incontri. Tema di questa seconda edizione è stato #andiamoltre; se la prima edizione del Festival si è focalizzata sull’incontro dello scontro, mettendo a nudo le differenze tra credi, filosofie e confessioni diverse, perché convinti che solo in esse si coglie la complessa ricchezza del reale, in questa seconda edizione si è ritenuto necessario compiere un ulteriore passo avanti. La pluralità è un valore, non un pretesto per distruggere l’altro. Non sono più tollerabili guerre in nome di Dio, decapitazioni, genocidi, conflitti di potere mascherati da lotte di religione. “È arrivato quindi il momento di “andare oltre”, di prendere coscienza non solo della pluralità dell’esistenza ma di riconoscere il nostro volto in quello di chi ci sta di fronte. Oltre il fanatismo, oltre la mortificazione della vita, della razza, delle idee e infine dell’uomo”.

L’ultima giornata si è aperta in sinagoga, dove Rav. Joseph Levi, l’Imam di Firenze Izzedin Elzir, Mons. Andrea Bellandi e Tenzin Tenphel hanno dato vita ad un dibattito di stampo ecumenico. Moderatore dell’incontro è stato il direttore de La Nazione, Pierfrancesco De Robertis; i quattro esponenti di diverse confessioni religiose, hanno condotto una riflessione dal titolo “Oltre lo scontro. La forza della compassione”. Un dibattito al quale hanno assistito oltre 300 persone nella piazza antistante la sinagoga, che hanno poi condiviso il pranzo nei locali del tempio ebraico.

Nel pomeriggio l’incontro più seguito è stato quello nel Cenacolo di Santa Croce, dove era in programma un dibattito tra il docente statunitense Joseph Weiler e padre Bernardo Gianni, priore di San Miniato al Monte, che così parla: “Anche i non credenti possono essere brave persone. Ciò che differenzia credenti e non credenti non è l’etica o la morale, ma la santità, che è desiderio di imitatio dei”. Il Festival si è concluso con lo spettacolo “La voce dei bambini”, dove 100 bambini hanno portato in scena, sul sagrato della Basilica di San Lorenzo, uno spettacolo con la lettura di testi sacri, realizzato in collaborazione con l’Associazione Culter dopo un lungo percorso didattico intrapreso assieme ad alcune scuole fiorentine.

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