Migranti, al via la campagna di raccolta fondi delle suore Scalabriniane. Torna la missione delle religiose a Lesbo. Isola greca al centro degli arrivi di migliaia di rifugiati dal Medio Oriente e dall’Africa che cercano speranza e salvezza in Europa. E quest’anno le suore hanno lanciato una raccolta fondi dedicata. “La pandemia non ha fermato le richieste di aiuto. E non ha bloccato il flusso”, spiega suor Milva Caro. Aggiunge la superiora della Provincia europea delle suore missionarie scalabriniane: “Il nostro aiuto non può fermarsi. E deve essere un sostegno di tutti. Non possiamo tirarci indietro. Davanti a quei bambini. A quelle famiglie. A quelle persone che hanno necessità. Ecco perché quest’anno abbiamo lanciato una raccolta di fondi. Una chiamata alla collaborazione per cercare di aiutarli”.
Lesbo, sos migranti
A Lesbo in migliaia vivono in una tendopoli. Tra l’indifferenza delle istituzioni internazionali. Esortano le religiose: “Aiutiamo i loro piccoli a non interrompere l’istruzione”. Difendendo le famiglie. Per dare loro una speranza concreta. “L’Italia è un Paese dal cuore grande- aggiunge suor Milva–. Sono certa che avremo una forte risposta. Perché non possiamo voltarci. Non possiamo ignorare. Non possiamo dire ‘no’. Lesbo è un luogo di arrivo e di partenza. E spesso ci capita di trovare gli stessi rifugiati nelle nostre comunità in Europa. In una nuova fase della loro vita”. Di qui l’appello a sostenere la missione di Lesbo attraverso la Provincia italiana. Della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo-Scalabriniane.