CHIESA INDIANA AL SERVIZIO DEI TERREMOTATI DEL NEPAL

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La Caritas India partecipa alle operazioni di recupero e soccorso in Nepal, il Paese colpito nuovamente dal sisma. Da diversi giorni Caritas India è sul posto per partecipare alle operazioni di recupero e soccorso. La Chiesa cattolica indiana infatti è stata tra i primi a esprimere la sua solidarietà al popolo nepalese e ha offrire preghiere e condoglianze a tutti quelli che hanno perso vite e proprietà a causa del sisma

“A nome della Chiesa cattolica dell’India, mi rivolgo alla coscienza di vescovi, sacerdoti, suore e religiosi affinché incoraggino la comunità dei fedeli, le istituzioni e le persone di buona volontà a fare donazioni volontarie a questa emergenza umanitaria”. È l’appello lanciato dal cardinale Mar Baselios Cleemis Thottunkal, presidente della Conferenza episcopale dell’India (Cbci), per esprimere solidarietà e sostegno alle vittime del terremoto che ha devastato il Nepal.

Dopo la devastante scossa del 25 aprile di magnitudo 7.8, un’altra di magnitudo 4.9 è stata registrata venerdì scorso. Una serie continua di movimenti tellurici d’assestamento stanno facendo tremare il Paese, terrorizzando la popolazione. È proprio in questa seconda fase che si stanno registrando le perdite e i danni più imponenti, molti antichi monumenti e luoghi sacri stanno infatti cedendo. A questo si sono aggiunte le piogge, che hanno reso difficili le operazioni di aiuto e accresciuto la paura per il diffondersi di malattie. Molte persone vivono all’aperto, senza neanche una tenda “sopra il capo”. L’acqua potabile inizia a scarseggiare e si teme soprattutto per i bambini, i più vulnerabili a possibili epidemie.

Le Ong che operano in Nepal lanciano inoltre l’allarme per il rischio di traffico di esseri umani in questa situazione di grande disagio. Sfruttatori alla ricerca di giovani donne, spacciandosi per soccorritori, potrebbero infatti recarsi nelle zone devastate dal sisma per rapire ragazze e costringerle a prostituirsi in diversi parti dell’Asia. Anche la Caritas Italiana è accanto alle sofferenze della popolazione e chiede un sostegno ai suoi progetti di primo intervento.

don Marco Mondelci: