La preoccupazione della Chiesa per Bawku, regione nord-orientale del Ghana

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Sos della Chiesa del Ghana per la “calma inquieta a Bawku“. Nella regione nella parte nord-orientale del Ghana. Al confine con Togo a est e Burkina Faso a nord. Dove da anni si affrontano le popolazioni Mamprusi e Kusasi. Per questioni sulla proprietà della terra. “Rinnoviamo il nostro impegno a respingere qualsiasi atto malvagio. Inclusi guerre. Conflitti. E qualsiasi azione che porti all’insensata perdita di vite. E alla creazione di inutili crisi”. La Conferenza Episcopale cattolica del Ghana (GCBC) esorta a evitare atti malvagi “durante e dopo la celebrazione delle festività pasquali“.

Appello dei vescovi del Ghana

La dichiarazione si intitola “Ritornare in Galilea. Trovare la via della pace e della speranza in un momento di crisi”. Ed è firmata da monsignor Philip Naameh, arcivescovo di Tamale. Spiega il presidente dell’episcopato del Ghana: “La Pasqua è significativa per noi. Perché la risurrezione di Gesù Cristo dai morti è fonte di speranza. E nuova vita per i cristiani. E e in effetti per tutta l’umanità. Nella risurrezione tutti noi siamo invitati a vivere. A partecipare alla vita di gloria di Dio. E a trovare la via di Dio che conduce alla pace. Purtroppo questo dono del Principe della Pace è spesso rifiutato da atti di conflitti, guerre e divisioni. Quando ci guardiamo intorno, vediamo conflitti, guerre e gli orrori associati a questi atti malvagi“. Il documento episcopale, riferisce l’agenzia missionaria vaticana Fides, cita la guerra Russia-Ucraina. E altri conflitti e guerre in tutto il mondo.

Giacomo Galeazzi: