Così la Chiesa soccorre i malati di Covid. Testimonianza religiosa in pandemia

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Fin dall’inizio della pandemia papa Francesco ha schierato la Chiesa al servizio dei malati di Covid. All’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Casoria, in provincia di Napoli, i religiosi camilliani sono in prima linea nell’assistenza e nella cura dei sofferenti. A testimoniare quotidianamente la carità di San Camillo De Lellis all’ospedale Santa Maria della Pietà di Casoria è la comunità dei Camilliani guidata dal superiore, padre Luigi Maglione.

In soccorso dei malati di Covid

“In quasi sette decenni di attività, in questa struttura sanitaria è sempre stata testimoniata totale disponibilità ad accogliere gli ammalati. In qualunque condizione di criticità. A maggior ragione in una tragedia collettiva come la crisi Covid“, spiega fratel Carlo Mangione, religioso camilliano e direttore generale dell’ospedale Santa Maria della Pietà-. Il modello da seguire è quello di papa Francesco della ‘Chiesa ospedale da campo‘ in ambito sanitario e sociale. Per andare incontro alle necessità delle famiglie. E delle fasce più fragili della popolazione“.

Quarto voto

“Spiritualmente, siamo nel pieno del nostro carisma. San Camillo ha voluto professare un quarto voto. Assistere gli ammalati anche con il rischio della vita. Quindi quello che stiamo vivendo è un momento carismaticamente forte– precisa fratel Carlo Mangione a Vatican News-. E ci fa capire quanto la vocazione camilliana sia attuale. Le nostre strutture si sono aperte senza nessun tentennamento agli ammalati Covid. Spiritualmente possiamo dire che abbiamo una realizzazione piena e completa della nostra vocazione“. E’ lo stesso carisma del martire missionario fratel Leonardo Grasso. A Riposto, nella struttura catanese dei religiosi camilliani per i malati di Aids, “ha testimoniato fino all’ultimo respiro il Vangelo della misericordia e della condivisione“, sottolinea l’amico e confratello che dirige l’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Casoria.

Giacomo Galeazzi: