Pasqua in mezzo alla violenza. La resistenza della Chiesa birmana

Myanmar

Ruolo di pacificazione della Chiesa nella crisi birmana. A parlarne all’agenzia missionaria vaticana Fides è padre Aniceto Dereh, vicario generale di Pekhon. “Preghiamo intensamente per la pace. C’è sfollamento e precarietà. E ogni giorno ci chiediamo, come gli apostoli nel Vangelo: ‘Signore, da chi andremo?’ Solo Lui è il nostro rifugio, nostra roccia, nostro liberatore”. Cinque sacerdoti del Myanmar, durante il Giubileo della Misericordia, avevano ricevuto dal Papa il mandato di dispensare il perdono di Dio nel sacramento della Confessione. Oggi il team dei cinque “missionari della misericordia” svolge un servizio itinerante per le parrocchie dell’arcidiocesi di Yangon. Annunciando la gioia del perdono. Accogliendo ogni giorno centinaia di fedeli in confessionali o all’aperto. Lunghe file di persone, che intendono avvicinarsi al Sacramento della Riconciliazione, si vedono in ogni chiesa dove i sacerdoti si recano. Continuando lo speciale “servizio della misericordia”.

Cardinale Charles Maung Bo, presidente della Conferenza episcopale in Myanmar (Fonte: Vatican News)

Chiesa della misericordia

“In un periodo così difficile, di immane sofferenza, la nostra gente ha tanto bisogno della consolazione e della misericordia del Padre. I fedeli cercano e anelano al Suo abbraccio benedicente”, spiega Joseph Kung, laico dell’arcidiocesi di Yangon. Ricordando che in altre aree del paese si continua a combattere e a soffrire tremendamente. In particolare, nei giorni scorsi è stata interessata da scontri e violenza la diocesi di Pekhon. Nella parte orientale del Myanmar,che copre e un territorio prevalentemente collinare e montuoso. In parte dello Stato di Shan e in parte dello Stato di Kayah. Insieme con le diocesi di Loikaw, Hakha, Kalay e Mandalay, la diocesi di Pekhon è tra i territori più gravemente colpiti dal conflitto civile in corso.

Scontri

Il villaggio di Shimlaw, nell’area di Pekhon, abitato prevalentemente da cattolici, è stato colpito da bombardamenti dei militari. Diverse case sono state danneggiate. Un razzo è caduto nei pressi della chiesa cattolica del Bambino Gesù, uccidendo due persone. Racconta padre Aniceto Dereh: “Nel territorio circostante si combatte, vi sono scontri tra i militari, le forze di difesa popolare e le milizie etniche. Ci apprestiamo a vivere una Pasqua in mezzo alla violenza. La sola speranza per noi è confidare in Dio. La gente ha paura, tende a nascondersi,. Abbiamo nelle chiese meno fedeli rispetto al passato“.

Giacomo Galeazzi: