Celibato dei preti, Ratzinger: “E' indispensabile”

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E'una presa di posizione sostanziale quella che il Papa emerito Bendetto XVI assume in un libro che, il prossimo 15 gennaio, uscirà in libreria e di cui Le Figaro ha pubblicato alcune anticipazioni. Un volume scritto a quattro mani con il cardinale Robert Sarah e nel quale Joseph Ratzinger definisce essenziale il celibato dei sacerdoti: “Io credo che abbia un grande significato – scrive – ed è indispensabile perché il nostro cammino verso Dio possa restare il fondamento della nostra vita”. Un parere che si inserisce nella tematica trattata nel Sinodo sull'Amazzonia dell'ottobre scorso, entrata nel documento finale e sul quale è atteso il pronunciamento del Papa in un'esortazione post-sinodale. Di sicuro, il “non posso tacere” pronunciato a una voce (ricalcando Sant'Agostino) dai due autori del testo che, sembra, sia basato proprio sulla corrispondenza fra il Papa emerito e il Prefetto della Congregazione per il Culto divino scambiata proprio nei giorni del Sinodo, è destinato ad assumere grande rilevanza sul delicato dibattito: “Non posso tacere – ribadisce Ratzinger -. Lo facciamo in uno spirito di amore e di unità nella Chiesa. Se l'ideologia divide, la verità unisce i cuori”.

Conclusioni convergenti

“In questi ultimi mesi – scrivono Ratzinger e Sarah -, mentre il mondo risuonava del rumore assordante creato da uno strano sinodo dei media che aveva la meglio su quello reale noi ci siamo incontrati. Abbiamo scambiato le nostre idee e le nostre preoccupazioni. Abbiamo pregato e meditato in silenzio. Ognuno dei nostri incontri ci ha reciprocamente confortato e tranquillizzato. Le nostre riflessioni effettuate in modi diversi ci hanno portato a scambiare lettere. La somiglianza delle nostre preoccupazioni e la convergenza delle nostre conclusioni ci hanno portato a mettere i frutti del nostro lavoro e della nostra amicizia spirituale a disposizione di tutti i fedeli come Sant'Agostino. Anzi, come lui possiamo dire: 'Silere non possum! Non posso tacere'”. 

Reazioni

Afferma alla Stampa l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana ed ex rettore del Collegio Capranica di Roma: “Al Sinodo sull’Amazzonia è stata aperta una discussione, spetta a papa Francesco l’ultima parola, alla quale tutti dovremo attenerci”. E osserva che “hanno mantenuto la propria condizione i pastori anglicani sposati tornati nella Chiesa cattolica durante il precedente pontificato”. Quindi, “Benedetto XVI ha legittimamente espresso la sua convinzione. Tocca a Francesco tenere presente l’universalità della Chiesa e prendere una decisione, tenendo conto di una tradizione testimoniata dai tempi della lettera di San Paolo ai Corinzi”. inoltre “all’interno del territorio della mia arcidiocesi, si trova l’enclave cattolica di rito bizantino di Piana degli Albanesi dove convivono preti sposati e celibi. E non si può certo dire che nel clero uxorato la dedizione a Dio e alla Chiesa sia inferiore”.

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