Cei: “Non c’è libertà né uguaglianza senza fraternità”

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La fraternità al centro della missione ecclesiale. “Non c’è libertà. Non c’è uguaglianza. Se non c’è fraternità”. Monsignor Angelo Spinillo è il vescovo di Aversa. E il presidente della commissione episcopale per il laicato. Al convegno dell’Azione cattolica rilancia l’esortazione di papa Francesco. In un mondo che “sembra aver smarrito ogni altra certezza ideale”. La fraternità ha “qualcosa di positivo da offrire”. Alla libertà. E all’uguaglianza. Perché senza di essa sia la libertà sia l’uguaglianza finiscono per “chiuderci in una forma di individualismo“. E ciò “non ci rende più liberi o uguali”. Ma “ci disperde nel vortice delle ambizioni soggettive“. E confonde libertà e uguaglianza con il “solo proprio diritto di sopravvivenza“.

Fraternità al centro

La fraternità, evidenzia il presule, “nasce nella consapevolezza dell’essere chiamati alla vita”. E permette all’umanità di “rendersi conto di quanto vale un essere umano. Sempre e in qualunque circostanza”. La fraternità, secondo monsignor Spinillo, può essere davvero “fondamento del vivere della società umana“. In grado di “affermare la libertà che fa vivere ciascuno dei suoi membri”. E l’uguaglianza “ne rispetta la persona. E ne valorizza i talenti“.

Insieme

“Per questo, come cristiani, non possiamo non celebrare insieme l’eucarestia– sottolinea il vescovo all’Azione cattolica-. I nostri incontri non sono solo occasione di discussione. Ma anche condivisione fraterna della comune origine nell’amore di Dio. E della comune vocazione a vivere in comunione con l’amore di Dio”.

Gianluca Franco: