Si chiama “Catitablet”, cioè il “Catechismo sul tablet”, il nuovo progetto della Chiesa Cattolica avviato in Angola durante il periodo della pandemia causata dal coronavirus. La notizia è stata riportata dal sito online vaticannews.va.
Ecco cos’è “Catitablet”
Il progetto “Catechismo sul tablet” è stato presentato lo scorso 4 agosto: si tratta di una versione della Bibbia e del Messale tradotti, come riporta Vatican News in un’articolo di Isabella Piro, nelle lingue Tchokwe, Luchazes, Lunda-Ndembo e Luvale, parlate nella zona orientale dell’Angola.
Nell’articolo della giornalista Isabella Piro, sono state riportate delle dichiarazioni di monsignor Jesus Tirso Blanco, vescovo di Lwena, citato dal sito Recowa-Cerao, la conferenza episcopale regionale dell’Africa occidentale.
Monsignor Blanco spiega che in questo modo i sacerdoti avranno a loro disposizione uno strumento specifico per poter predicare il Vangelo anche a tribù e popolazioni autoctone. Con la traduzione in lingua locale, infatti, i sacerdoti avranno la possibilità di diffondere in maniera più completa il messaggio e la Parola di Dio.
La soddisfazione dei fedeli
L’app “Catitablet”, continua ancora monsignor Blanco è “uno strumento prezioso” per l’evangelizzazione e “un aiuto concreto per i catechisti che operano nelle zone più periferiche” dell’Angola dove vivono oltre 7mila persone di diverse etnie. La giornalista, inoltre, ricorda che questo progetto di traduzione di testi sacri non è il primo che viene realizzato nel Paese africano. Negli anni passati, infatti, era già stato tradotto il “Catechismo della Chiesa cattolica” in lingua Umbundu, la seconda più parlata dopo il portoghese.