Il ruolo dei catechisti al centro della nuova evangelizzazione. A due anni dalla pubblicazione della Lettera apostolica “Antiquum ministerium” (AM), con la quale Papa Francesco ha istituito nella Chiesa il ministero di catechista (10 maggio 2021). E, nel contesto del decimo anno del suo pontificato, l’agenzia missionaria vaticana Fides dedica alcuni approfondimenti al servizio ecclesiale del catechista. Con particolare riferimento ai luoghi di prima evangelizzazione. “La lunga schiera di beati, santi e martiri catechisti, che ha segnato la missione della Chiesa, merita di essere conosciuta perché costituisce una feconda sorgente non solo per la catechesi. Ma per l’intera storia della spiritualità cristiana” (AM, 3). Il suggerimento a far memoria dei catechisti martiri è una delle prime indicazioni richiamate in Antiquum ministerium, la Lettera apostolica – pubblicata sotto forma di motu proprio l’11 maggio 2021 – attraverso cui Papa Francesco ha istituito il ministero laicale di catechista. Faceva parte della preziosa schiera dei catechisti martiri Isidoro Ngei Ko Lat, che in Birmania condivise il martirio in odio alla fede con padre Mario Vergara, missionario del PIME, nel maggio 1950. Ambedue sono stati beatificati il 24 maggio 2014.
La missione dei catechisti
Non ci sono molte notizie sulla vita del catechista Isidoro, che è stato il primo battezzato birmano ad essere beatificato. Apparteneva ad una famiglia di agricoltori, che avevano abbracciato la fede cattolica. Sin da piccolo frequentava i missionari. Per la salute cagionevole dovette lasciare il seminario minore di Toungoo, dove aveva dimostrato zelo e impegno. Rientrò in famiglia deciso comunque a offrire la sua vita all’annuncio del Vangelo. Non si sposò e aprì nel suo villaggio una scuola privata gratuita, in cui impartiva anche lezioni di catechismo. Nel 1948 avvenne il suo incontro con padre Vergara, che lo invitò a svolgere il servizio di catechista. Isidoro rimarrà al fianco del missionario, fino alla fine, fino a condividere con lui il martirio. In Africa spiccano le figure di due giovani catechisti martiri ugandesi, i Beati Davide Okelo e Gildo Irwa, vissuti agli inizi del XX secolo. Appartenevano alla tribù Acholi, i cui componenti abitano prevalentemente il Nord dell’Uganda. Il loro martirio avvenne tre anni dopo la fondazione da parte dei missionari Comboniani della missione di Kitgum (1915).