Il ricordo di un uomo è vivo attraverso la sua gioia, il sorriso e lo sguardo profondo, che riflettevano un amore e un coraggio esemplari. E’ il primo pensiero che Marina Casini, Presidente del Movimento per la Vita, ha di suo padre Carlo, a 5 anni dalla sua scomparsa (avvenuta il 20 marzo 2020 in pieno Covid) e sottolinea la sua capacità di dire “sì” alla vita, testimoniata dagli incontri con figure come Chiara Lubich e Madre Teresa. E’ la testimonianza di un uomo di fede e di preghiera che ha saputo tenere viva la sua Speranza fino all’ultimo respiro. Una speranza per la sua famiglia, ma anche per i numerosi giovani che ha incontrato e con cui ha avuto sempre un rapporto orizzontale. Una speranza per riaffermare l’esistenza di un “popolo della vita”, capace di superare il pessimismo e guardare al futuro con la stessa speranza. Ecco perché anche oggi, il Movimento per la Vita ci porta a guardare alla fiducia, all’amore nella stessa direzione.
Una figura sempre presente
“Lui era una persona gioiosa – afferma Marina Casini ricordando il papà – che portava gioia, il sorriso, un bellissimo sorriso aperto, cordiale, uno sguardo intelligente, profondo, sereno. La sua capacità di amare era una cosa che ci ha lasciato anche come ricordo, come stimolo, e poi il coraggio, la tenacia, la pazienza e anche l’umiltà. Se uno ripercorre un po’ le beatitudini, un po’ le virtù, ci ritrova sempre qualcosa di lui e questo ce lo fa sentire ancora tanto vicino, tanto presente”. Una presenza percepita dai giovani, ma anche da famiglie che vedono in Carlo Casini un esempio da seguire e da trasmettere alle nuove generazioni. E per la figlia Marina c’è una parola chiave: fiducia. “dobbiamo avere fiducia – ha testimoniato – che tutto questo è possibile, che la bellezza, la pace, la riconciliazione è possibile perché c’è qualcuno dall’alto che ci ama incondizionatamente in maniera infinita e questo in ogni circostanza della vita fa sì che non prendano mai sopravvento le negatività, ma ci sia sempre la possibilità di rigenerarsi, di sollevarsi, di costruire, di continuare a camminare insieme”.

Testimone e profeta dei nostri tempi
Ecco quindi un cammino che anche oggi si compie insieme.
“Siamo in cammino con Carlo Casini proprio perché lo sentiamo ancora uno di noi – ha dichiarato a InTerris Giovanna Abbagnara, Giornalista e Direttrice del Magazine PuntoFamiglia – siamo in cammino in questa difficile emergenza, anche culturale, che la vita nascente affronta oggi nella società, con tutto il dibattito che c’è intorno al tema della vita. E poi Carlo è stato testimone di speranza perché è stato un testimone gioioso. Lui ribadiva a ogni mamma che incontrava e lo ribadiva anche ai suoi volontari, di anncunciare con gioia la vita perché la vita è la speranza che apre il cuore di una madre ad accogliere un bambino. Quindi un testimone anche per i nostri tempi, un profeta, perché nei suoi scritti e nelle sue parole Carlo Casini è stato senza dubbio anche un profeta di speranza”.

Innamorato della Vita
Una vita che i Giovani del Movimento per la Vita sanno accogliere come un valore.
“Carlo Casini – racconta a Interris Davide Rapinesi, Responsabile Giovani del Movimento per la Vita – aveva nei suoi occhi, nel suo modo di fare, nel suo modo di parlare, dei tratti veramente, propriamente giovanili, ma che andavano oltre. Lui aveva un innamoramento per la vita che purtroppo oggi, nella nostra generazione, spesso e volentieri va scemando spesso nei giovani, pur sembrando un paradossi. Noi che cosa facciamo fondamentalmente? Cerchiamo di cogliere, come giovani, come gruppo giovani, cerchiamo di cogliere come faceva Carlo, con il suo stile, l’essenza delle cose e di trasmetterlo ai ragazzi che incontriamo”.