L’intervento del cardinale Parolin
L’agenzia missionaria vaticana Fides ha pubblicato l’intervento del Segretario di Stato vaticano al convegno internazionale “100 anni dal Concilium Sinense: tra storia e presente”. Gli echi che, attraverso le testimonianze storiche, ci giungono dal Concilio di Shanghai sono eloquenti. “Noi somigliamo ai modesti operai che costruiscono una cattedrale – annotava il delegato apostolico Celso Costantini – il disegno è dato dall’architetto. Ma ciascuno porta il suo mattone alla grande costruzione. Per noi l’architetto è il Papa. Gli operai passano, ma la cattedrale resta”. Allo scopo di favorire il desiderato passaggio dalle “missioni estere” alla “Chiesa missionaria”, il delegato apostolico auspicava che la fede cristiana, nelle sue molteplici espressioni, potesse essere in Cina autenticamente inculturata. Trmine caro alla tradizione cattolica, che egli mai utilizzò ma che esprime appieno il suo pensiero e i suoi intenti. Secondo il cardinale Parolin l’eredità del sinodo celebrato a Shanghai “rimane come un’opera grandiosa, che stabilisce la regola fondamentale delle missioni cattoliche in Cina”.