In occasione del 17° Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la Famiglia in programma oggi a Loreto e Pompei, il cardinale Matteo Zuppi parla a tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa. Fa riferimento al brano del Vangelo che parla delle Nozze di Cana e dice che anche a tutti noi viene chiesto un lavoro semplice, umile e fiducioso
L’iniziativa del Rinnovamento nello Spirito Santo
“Inebriare il mondo con la gioia di essere famiglia”: è l’invito che il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, lancia ai partecipanti al 17° Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la Famiglia in programma oggi a Loreto e Pompei. L’iniziativa è promossa dal Rinnovamento nello Spirito Santo, in collaborazione con le Prelature pontificie dei due Santuari, l’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia della Cei e il Forum nazionale delle Associazioni Familiari, con il patrocinio dei Comuni di Scafati (Sa), Pompei e Loreto.
Zuppi: “Diventare araldi e costruttori di pace”
“Cosa dice il Signore alla famiglia oggi?” È la domanda del cardinale ai partecipanti che trova risposta nell’avere fiducia: “Ci dice di avere fiducia in lui, come fecero i servi alle Nozze di Cana. Ai servi, in quel giorno di festa, Gesù chiese di riempire le giare di acqua, un lavoro faticoso e apparentemente inutile. Un lavoro che, per gli invitati alle nozze, è passato inosservato. Un lavoro che non mise in agitazione nessuno, basato solo sull’obbedienza e sulla fiducia”. “Anche a noi – aggiunge il presidente della Cei – viene chiesto lo stesso lavoro: semplice, umile, fiducioso. Siamo chiamati a fare la nostra parte nel quotidiano, nel nostro piccolo, per permettere al Signore di trasformare tutte le nostre fatiche in vino buono. E in questo nostro tempo, così segnato dalla guerra e dalla violenza, lavoriamo per diventare araldi e costruttori di pace, riempendo le nostre relazioni di quella pace che scaturisce dalla scoperta del Cristo Risorto, vivo e presente in mezzo a noi”. “E allora coraggio! – conclude il card. Zuppi -. Assieme possiamo inebriare il mondo con la gioia di essere famiglia, perché, come ci ricorda Papa Francesco: ‘Dio ha affidato alla famiglia il progetto di rendere ‘domestico’ il mondo, affinché tutti giungano a sentire ogni essere umano come un fratello’”.
Fonte: Angesir