”Sì, sono sostanzialmente d’accordo nel valutare come genocidio quanto sta accadendo ai cristiani in Medio Oriente e segnatamente in Siria e Iraq”. Il cardinale Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, ha dichiarato all’AdnKronos di appoggiare la campagna promossa in tal senso da Acs, l’Associazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”.
”In Terra Santa – ha osservato il cardinale Tauran, a margine del seminario ‘Culture e Religioni’ sul fenomeno delle migrazioni in corso all’Università Lumsa di Roma – i cristiani vengono uccisi, minacciati, ridotti al silenzio o cacciati via, con le chiese che vengono distrutte o rischiano di trasformarsi in musei”.
”Il cristianesimo rischia di non essere più presente, proprio nella terra in cui è nata la fede di Cristo – ha avvertito il cardinale – . Nel 1910, il 20% della popolazione mediorientale era cristiana; ora è meno del 4%… Evidentemente, c’è un piano d’azione per cancellare il cristianesimo dal Medio Oriente e questo può chiamarsi o quantomeno richiamare il genocidio”.