Papa Francesco si è recato questa mattina alla casina Pio IV per incontrare e salutare il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, con il quale ha avuto un colloquio di circa mezz’ora, dalle 9.15 alle 9.45. A riferirlo è il vicedirettore della Sala Stampa Vaticana, Padre Ciro Benedettini. Subito dopo, il Pontefice ha fatto ritorno a Santa Marta. Il segretario dell’Onu si trova a Roma, su invito della Pontificia Accademia delle Scienze, per partecipare al seminario “Proteggere la terra, nobilitare l’umanità: le dimensioni morali del cambiamento climatico e sviluppo sostenibile”. All’evento è prevista anche la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e anche lui al suo arrivo dovrebbe essere ricevuto da Papa Bergoglio per un saluto. Il simposio, che si terrà nella casina Pio Iv dei Giardini Vaticani, è stato organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze, insieme con Religions for Peace e United Nations Sustainable Development Solutions Network. E’ prevista anche la partecipazione della presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce.
Alle 10.30, introdotto dal cancelliere della Pontificia accademia delle Scienze sociali, monsignore argentino Marcelo Sanchez Sorondo, prenderà la parola per il discorso iniziale Ban Ki-moon, seguito dal card. Peter Turkson, presidente del pontificio consiglio per la Giustizia e la pace. Seguiranno, a partire dalle 11, gli interventi, dell’economista Jeffrey Sachs, e di Margaret Archer, presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali. L’ecologia è uno dei temi al centro dell’interesse di Papa Francesco che ha appena concluso di scrivere un’enciclica sulla custodia del creato che dovrebbe essere pubblicata entro l’estate.
“Sua Santità, con profondo rispetto, le scrivo a nome di Greenpeace per esprimere la nostra più sincera gratitudine per le sue iniziative a difesa del clima globale, assunte anche in vista dell’annunciata Enciclica. Insieme alla Sua Leadership, apprezziamo vivamente la Conferenza di oggi in Vaticano sul tema dei cambiamenti climatici, i cui effetti già colpiscono milioni di persone, specialmente tra i più poveri: i più vulnerabili e i meno responsabili del riscaldamento globale”. Inizia così la lettera aperta pubblicata oggi da Greenpeace – con un annuncio a pagamento – e indirizzata a Papa Francesco per chiedergli di impegnarsi contro il riscaldamento globale.
Dopo aver espresso il suo cordoglio per le migliaia di morti che ogni giorno avvengono nei mari, o nei Paesi che sono teatro di guerra, il Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio, ha evidenziato come tutte queste situazioni già disperate, vengono esasperate dai cambiamenti climatici in corso. A conclusione della sua lettera, il direttore dell’organizzazione a difesa dell’ambiente, chiede al Pontefice di “rivolgere un appello a tutti i governi e i leader dell’industria perché si impegnino concretamente nella direzione del contrasto al riscaldamento globale, per un sistema energetico basato al cento per cento sulle fonti rinnovabili, che sia accessibile a tutte le persone nel Pianeta”.