Si conclude oggi il concistoro di due giorni sulla riforma della Curia romana che ha visto la partecipazione di 164 cardinali di tutto il mondo nell’aula nuova del sinodo. Nonostante non siano mancate opinioni contrastanti, in generale dagli interventi è emerso apprezzamento per le riforme che restituiscono “credibilità” alla Chiesa mondiale. Modifiche strutturali già introdotte nel periodo successivo all’elezione di Bergoglio negli organismi economici ed amministrativi vaticani (compreso lo Ior) e nelle procedure di contabilità dei bilanci.
I quattro interventi di oggi sono stati, nell’ordine, dei cardinali Pell (Segreteria per l’Economia), Zhara (Cosea, commissione referente per lo studio dei problemi economici e amministrativi) Marx (Consiglio per l’economia) e De Franssu (Ior). Le relazioni, illustrate con l’aiuto delle slide, si sono concluse con secondo intervento del cardinal Pell che ha fatto il punto sul lavoro fin’ora svolto con riferimento al tema dei “bilanci” e del “passaggio” dalla precedente gestione della Prefettura degli Affari economici guidata dal cardinale Giuseppe Versaldi a quella attuale.
Padre Federico Lombardi ha riferito nel briefing di oggi che la mattinata è iniziata con una “amplissima relazione a più voci” sui temi “dell’economia e degli organismi economici”. “Sugli statuti si continua a lavorare perché ci sono punti o questioni che devono ancora essere rifinite. In generale buona parte degli interventi è stato di apprezzamento”, ha continuato il portavoce vaticano, perché «tutte le relazioni hanno dato l’impressione che la riforma dei dicasteri economici e dell’amministrazione sia convincente”, in tempi relativamente “brevi” con “grande insistenza sulla trasparenza, la responsabilità, l’integrità, e la competenza”.
In alcuni interventi sono stati chiesti chiarimenti mentre altri hanno avuto un taglio più tecnico e particolare. Lombardi ha precisato che “non c’è stato clima rivendicativo o aggressivo” e che “lo spirito positivo di credibilità che porta alla Chiesa questa riforma deve avere una sua diffusione anche nelle diocesi”. Nel clima “sereno, positivo e costruttivo” della due giorni quindi, sono intervenuti 40 cardinali, dodici ieri mattina e 28 tra ieri pomeriggio e questa mattina.
Mentre si attende, a conclusione del concistoro, l’intervento illustrativo dei lavori della neonata «commissione per la tutela dei minori» e la prevenzione della pedofilia da parte del cardinale Sean O’Malley, è stato rilevato “un certo consenso” sulla possibilità che alcuni aspetti specifici della riforma possa essere attuati parzialmente “senza attendere il completamento di tutta l’opera”. Completamento che arriverà con tutta probabilità non prima del 2016.