Il crocifisso “è giusto che sia nelle aule. Io ce l'ho, l'ho voluto appena entrato” al ministero. Così Marco Bussetti, ministro dell'Istruzione, arrivando ad un incontro a Milano è intervenuto sul tema del simbolo religioso nelle aule scolastiche. “Credo sia il simbolo del nostro Cristianesimo e della nostra religione cattolica”, ha aggiunto. Il ministro è quindi intervenuto sul tema delle feste natalizie nelle scuole, che immancabilmente, come ogni anno, suscitano qualche polemica. “Festeggeremo il Natale – ha affermato -, su questo non c'è alcun dubbio, una certa attenzione mi sembra doverosa”.
La proposta della Lega e quella bavarese
L'estate scorsa la Lega ha presentato una proposta di legge per rendere obbligatoria la presenza del crocifisso negli edifici pubblici. Uno dei firmatari della proposta, Paolo Grimoldi, ha spiegato ad In Terris i due obiettivi che essa si propone: “tutelare la nostra identità e le nostre radici” e “sottolineare, verso coloro che parlano di integrazione, che quest'ultima funziona soltanto se passa attraverso l'inevitabile conoscenza della cultura di riferimento – e quindi anche e soprattutto dei suoi simboli religiosi – del Paese ospitante”. Polemiche sono avvenute in Baviera, nei mesi scorsi, dopo l'approvazione di un decreto regionale che obbliga le scuole ad esporre il crocofisso. Alcuni studenti universitari si sono opposti lanciando una raccolta firme contro l'applicazione del decreto. Critiche anche dalla Chiesa cattolica, mentre favorevole si è dimostrata la Chiesa evangelica tedesca, che ha parlato di “croci simboli di religione, il che le rende un promemoria che l'umanità è al centro dell'attenzione“.