In Burundi è stato sventato un attentato contro l’Arcivescovo di Bujumbura, Mons. Evariste Ngoyagoye. L’attacco era stato pianificato durante la processione di domenica 31 maggio in occasione della chiusura del mese mariano. “È quanto ha riferito a Voice of America uno dei presunti componenti del commando che doveva agire domenica” riportano fonti della Chiesa burundese che per motivi di sicurezza desiderano non essere citate. “Il servizio di security, formato dai giovani dell’Arcidiocesi, ha contribuito a sventare l’attacco” spiegano.
Le motivazioni del fallito attentato potrebbero essere di matrice politica. La Conferenza Episcopale del Burundi, infatti, con due dichiarazioni, ha recentemente preso posizione nei confronti del Presidente Pierre Nkurunziza in seguito al suo annuncio di volersi presentare alle prossime elezioni per un ottenere un terzo mandato, in violazione della Costituzione e degli Accordi di pace di Arusha. In un messaggio del 12 maggio i Vescovi avevano chiesto il rinvio delle elezioni, mentre con quello di fine maggio avevano annunciato il ritiro dei sacerdoti che avevano ricevuto il permesso di far parte delle commissioni elettorali indipendenti.
Sempre sabato 31 maggio si è tenuto a Dar es Salaam, in Tanzania, il vertice dei Capi di Stato dell’Africa orientale. “L’opposizione burundese è delusa dal vertice dei Capi di Stato perché hanno preso una posizione giudicata molto debole” riferiscono i media locali. “I partecipanti hanno solo chiesto di rimandare le elezioni di un mese e mezzo. Non si è invece chiesta la riapertura delle radio dell’opposizione e della questione del terzo mandato di Nkurunziza. I leader dell’opposizione hanno quindi annunciato la ripresa delle manifestazioni dopo una pausa di alcuni giorni”. “La situazione in Burundi rimane quindi molto tesa” concludono.