Il 12 settembre a Budapest è l’atteso arrivo del Papa. Per concludere il Congresso eucaristico internazionale. Da domenica scorsa nella capitale ungherese sono in corso celebrazioni di piazza. Mostre. Esposizioni. Eventi culturali. Un simposio teologico. Incontri con le testimonianze di rappresentanti delle Chiese di tutto il mondo. Anche dai Paesi in guerra.
Il messaggio di Budapest
Sabato 11 settembre alla solenne celebrazione della Messa in piazza Kossuth sarà presente il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo. Come ospite ecumenico . Sono giorni di confronto sui grandi temi che attraversano l’umanità. Dalle sfide del Covid-19 alla povertà di molte zone del pianeta. “Non siamo soli”; afferma al Sir il cardinale Péter Erdő. L’arcivescovo metropolita di Budapest evidenzia il messaggio di questo appuntamento della Chiesa universale. “Dio ha creato il mondo. E guarda al mondo con infinito amore”.
Rinascita delle Chiesa
Sostiene il porporato ungherese: “Sicuramente papa Francesco parlerà di Cristo eucaristico. Di questo grande mistero che è al centro della nostra fede. E della nostra vita. Parlerà anche della responsabilità di lavorare per una rinascita della Chiesa. E della disponibilità a dare vita a forme di fratellanza vissuta. Alla luce anche delle sfide attuali. Sono convinto che il Santo Padre possa portare in questo senso un grande incoraggiamento“. In mondo secolarizzato. Che fa fatica a credere in Dio. L’obiettivo è raggiungere i cuori della gente. Sottolinea l’arcivescovo di Budapest: “Tutti hanno sete e fame dell’incontro con Gesù. Questo era chiaro anche durante il lockdown. Quando le liturgie non potevano essere celebrate pubblicamente. È in Gesù che si può realizzare pienamente la nostra rinascita“.