Brasile: card. Hummes inumato nella cripta della cattedrale di San Paolo

Il cardinale brasiliano Claudio Hummes è morto lunedì 4 luglio 2022

Un lungo e intenso saluto, quello dell’arcidiocesi di San Paolo all’arcivescovo emerito, il card. Cláudio Hummes, deceduto lunedì scorso. Sono state programmate, a partire dalla serata di lunedì, 13 messe, l’ultima delle quali oggi alle ore 10, è stata seguita dall’inumazione, nella cripta della cattedrale metropolitana di San Paolo.

Alla celebrazione ha preso parte parte anche il nunzio apostolico in Brasile, mons. Giambattista Diquattro; il rito è stato trasmesso in diretta su Rádio 9 de Julho e sulle televisioni Canção Nova e Rede Vida, oltre che dai media digitali dell’arcidiocesi di San Paolo.

Alla prima messa alla presenza del corpo del card. Hummes, l’arcivescovo di San Paolo, il card. Odilo Pedro Scherer, ha spiegato che questo è un tempo per ringraziare Dio per la vita della persona che è morta: “Vale sempre la pena ringraziare Dio per il fatto che questa persona era nel nostro percorso e noi siamo stati nel percorso di quella persona. Perché ci siamo incontrati, perché ci ha trovati, perché è stata per noi un segno di Dio”.

Proseguono, intanto, in tutto il Brasile, le manifestazioni di ricordo e affetto verso il porporato. La Commissione episcopale per l’Amazonia della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile ha diffuso una nota, firmata dal suo presidente, dom Leonardo Steiner, arcivescovo di Manaus: “Lodiamo e ringraziamo il Signore per l’attenzione e l’animo evangelizzatore” del card. Hummes, “insieme alle Chiese e alle comunità della regione amazzonica”.

Il telegramma del Papa: “Il ricordo del servizio dedicato e zelante”

“Porto sempre ben impresse nella mia memoria le parole che Dom Claudio mi disse il 13 marzo 2013, chiedendomi di non dimenticare i poveri”. Così Papa Francesco nel telegramma di cordoglio inviato al cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo in Brasile, per la morte del cardinale Claudio Hummes o.f.m., avvenuta lunedì 4 luglio, al termine di una lunga malattia.

Il Pontefice – riporta Vatican News – ha assicurato le sue preghiere per il riposo eterno di “questo caro fratello”. Ha espresso gratitudine a Dio per i lunghi anni di un servizio che definisce “dedicato e zelante” e “sempre guidato dai valori evangelici, alla Santa Madre Chiesa nei diversi incarichi pastorali affidatigli sia in Brasile che nella Curia Romana, e per l’impegno negli ultimi anni per la Chiesa in Amazzonia”. Proprio quel “fratello”, Bergoglio volle accanto per l’intero percorso dalla Cappella Sistina alla Loggia delle Benedizioni, la sera dell’elezione al soglio di Pietro, il 13 marzo di nove anni fa.

Milena Castigli: