Sos del cardinale Bo per la tragedia collettiva in Myanmar

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Grido d’aiuto del cardinale Charles Bo per il Myanmar. “Fame. Disoccupazione. Sfollamenti. Centinaia di morti violente. E con l’emergenza Covid, mancano medicine e ossigeno. Quello che succede in Myanmar ferirebbe qualsiasi sensibilità. Il mondo piange con la nostra gente. Il Papa continua a pregare con noi. Pronunciando parole struggenti. Anch’io mi inginocchio per le strade del Myanmar. E dico: basta con la violenza! Anch’io alzo le braccia e dico: prevalga il dialogo”.

Appello del cardinale Bo

Myanmar sotto la morsa del Covid. Della fame. E del conflitto armato. Di qui l’appello lanciato dal cardinale Charles Bo. Arcivescovo di Yangon. E presidente dei vescovi birmani. Per allertare il mondo sulla emergenza contagi nel Paese. Quello del porporato è un grido disperato: “Sono tempi apocalittici”. Nei giorni scorsi è morto per Covid il vescovo della diocesi di Pathein, monsignor John Hsane Hgyi. Nel giro di poche settimane i casi di contagio sono triplicati. Le statistiche riportate dal Sir parlano di 269.525 casi di Coronavirus. 7.111 morti. E 185.402 persone ricoverate.

Sos Covid

Il cardinale descrive la disperata ricerca di ossigeno. Per curare le persone in case. Tra ospedali sovraccarichi. E lunghe code nei cimiteri. “Imploriamo coloro che ci governano. Siate buoni pastori. Salvate il nostro popolo”. La situazione epidemiologica in Myanmar è chiaramente aggravata dal conflitto armato. A febbraio il colpo di Stato. E la presa del potere da parte della giunta militare sta infiammando il Paese. “Se non c’è la pace, centinaia di persone verranno sepolte ogni giorno”, avverte l’arcivescovo. “Non possiamo permetterci conflitti. Ancora una volta faccio appello. la pace è l’unico vaccino. Contro un’apocalisse di morte e malattia“.

Paola Anderlucci: