Papa Bergoglio ha ricevuto in udienza stamani le delegate della Conferenza internazionale cattolica delle guide, soffermandosi sulla necessità del genio femminile nella collettività e sulla lotta all’ideologia gender per una crescita armoniosa. “Oggi – ha spiegato il Santo Padre alle presenti – è molto importante che la donna sia adeguatamente valorizzata, e che possa prendere pienamente il posto che le spetta, sia nella Chiesa sia nella società”. “Anche qui, il ruolo di Associazioni educative come le vostre che si rivolgono alle ragazze – ha proseguito – è assolutamente determinante per il futuro, e la vostra pedagogia dev’essere chiara su tali questioni. Siamo in un mondo in cui si diffondono le ideologie più contrarie alla natura e al disegno di Dio sulla famiglia e sul matrimonio. Si tratta dunque di educare le ragazze non solo alla bellezza e alla grandezza della loro vocazione di donne, in un rapporto giusto e differenziato tra l’uomo e la donna, ma anche ad assumere responsabilità importanti nella Chiesa e nella società”.
Il Successore di Pietro non ha tralasciato dei richiami sulla situazione femminile nel resto del mondo. “In alcuni Paesi – ha spiegato – dove la donna è ancora in posizione di inferiorità, e persino sfruttata e maltrattata, voi siete chiamate certamente a svolgere un ruolo notevole di promozione e di educazione. Vi domando anche di non dimenticare la necessaria ed esplicita apertura della vostra pedagogia alla possibilità di una vita consacrata al Signore, di cui il movimento delle guide è stato tanto fecondo nella sua storia”.
Francesco, riprendendo le parole della sua ultima Enciclica “Laudato si’”, ha spiegato come l’educazione all’ecologia sia “essenziale per trasformare le mentalità e le abitudini, al fine di superare le inquietanti sfide che si pongono all’umanità riguardo all’ambiente”. “Penso – ha proseguito – che il movimento delle guide, che nella sua pedagogia dà un posto importante al contatto con la natura, è particolarmente predisposto per questo. Auspico che le guide continuino ad essere pronte a cogliere la presenza e la bontà del Creatore nella bellezza del mondo che le circonda. Questo atteggiamento contemplativo le porterà a vivere in armonia con sé stesse, con gli altri e con Dio”. “E’ un nuovo stile di vita più conforme al Vangelo – ha concluso il Pontefice -che loro potranno poi trasmettere negli ambienti in cui vivono”.