“L’uomo di oggi si illude della propria libertà come forza per ottenere tutto: si vanta anche di questo, ma in realtà non è così”, ha esordito Papa Francesco nel corso dell’udienza giubilare in Piazza San Pietro, nella quale ha parlato della “misericordia di Dio che si attua nella Redenzione”. “Quante illusioni vengono vendute sotto il pretesto della libertà e quante nuove schiavitù si creano ai nostri giorni in nome di una falsa libertà!”. “Tanti, tanti schiavi – ha aggiunto -. ‘Io faccio questo perché mi piace, prendo la droga perché sono libero’: sono schiavi, diventano schiavi in nome della libertà. Tutti noi abbiamo visto persone del genere che alla fine finiscono per terra”.
“Abbiamo bisogno che Dio ci liberi da ogni forma di indifferenza, di egoismo e di autosufficienza”, ha proseguito Bergoglio. “La parola ‘redenzione’ – ha spiegato – è poco usata, eppure è fondamentale perché indica la più radicale liberazione che Dio poteva compiere per noi, per tutta l’umanità e per l’intera creazione. Sembra che l’uomo di oggi non ami più pensare di essere liberato e salvato da un intervento di Dio; si illude infatti della propria libertà come forza per ottenere tutto. Ma in realtà non è così. Quante illusioni vengono vendute sotto il pretesto della libertà e quante nuove schiavitù si creano ai nostri giorni in nome di una falsa libertà!”. “Non dimentichiamo mai – ha detto ancora il Papa – che nelle angustie e nelle persecuzioni, come nei dolori quotidiani siamo sempre liberati dalla mano misericordiosa di Dio che ci solleva a sé e ci conduce a una vita nuova”.
“L’amore di Dio è sconfinato – ha detto ancora -: possiamo scoprire segni sempre nuovi che indicano la sua attenzione nei nostri confronti e soprattutto la sua volontà di raggiungerci e di precederci. Tutta la nostra vita, pur segnata dalla fragilità del peccato, è posta sotto lo sguardo di Dio che ci ama”. “Quante pagine della Sacra Scrittura ci parlano della presenza, della vicinanza e della tenerezza di Dio per ogni uomo, specialmente per i piccoli, i poveri e i tribolati! – ha aggiunto il Pontefice – Dio ha un grande amore, una grande tenerezza per i più piccoli, per i più poveri e per gli scartati della società. Più noi siamo nel bisogno, più il suo sguardo su di noi si riempie di misericordia. Egli prova una compassione pietosa nei nostri riguardi perché conosce le nostre debolezze”.
Al termine della catechesi, papa Francesco ha fatto ripetere più volte insieme a lui ai 30mila presenti in Piazza San Pietro le parole del Salmo: “Con il signore è la misericordia, e grande è con lui la redenzione”.
Poi, salutando i pellegrini di lingua italiana, Papa Francesco ha rivolto anzitutto il suo pensiero “al Servizio Nazionale della Protezione Civile che oggi doveva essere presente, e che ha annullato la partecipazione per continuare la preziosa opera di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto il 24 agosto scorso”. All’udienza odierna, ha fatto sapere la Prefettura della Casa Pontificia, era prevista infatti la presenza di 14 mila tra uomini e donne del Servizio Nazionale. “Li ringrazio per la dedizione e il generoso aiuto offerto in questi giorni! Grazie fratelli e sorelle!”, ha concluso il Pontefice tra gli applausi della folla.