Il padiglione della Santa Sede all’Expo è costato 3 milioni di euro. Papa Francesco, secondo quanto riferito dal Fatto Quotidiano, non ha gradito una tale spesa, affrontata per realizzare trecentosessanta metri quadrati di superficie calpestabile. Alcuni fonti parlerebbero addirittura di irritazione e ira del Pontefice. L’Osservatore Romano ha precisato che si tratta di “investimenti limitati al massimo”. La cifra è stata divisa equamente tra il Pontificio Consiglio della Cultura, presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi, la Conferenza Episcopale Italiana e l’arcidiocesi di Milano. La Cei, di fatto, ha contribuito con la stessa somma stanziata per altre iniziative: l’aiuto alle vittime del ciclone Pam negli arcipelaghi di Vanuatu e Tuvalu, le attività di contrasto all’espansione dell’Ebola in Africa, la prima risposta alle necessità della popolazione di Genova colpita dall’alluvione del 2014, l’apporto alle comunità cristiane irachene perseguitate dagli estremisti. In ognuno di questi casi, infatti, dalle casse dei vescovi italiani sono usciti 1 milione di euro.
“La presenza di un padiglione della Santa Sede all’Expo di Milano – ha spiegato il cardinale Ravasi – non è certo una novità, giacché da Pio IX a Benedetto XVI la Santa Sede ha voluto prender parte alle esposizioni internazionali per manifestare l’intenzione della Chiesa di far sentire la sua voce e di offrire la sua testimonianza sui temi delicati e densi di futuro che di volta in volta sono stati proposti dalle esposizioni, soprattutto negli ultimi decenni”. Il vescovo di Roma il prossimo primo Maggio si collegherà in diretta video alla cerimonia di inaugurazione dell’evento. Il tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”, sviluppato dall’Expo, permetterà al Santo Padre di anticipare i contenuti della prossima enciclica sull’ambiente. Non è prevista, invece, la partecipazione diretta di Papa Francesco alla kermesse milanese.