Papa Francesco è in su un volo dell’Alitalia che lo porterà per tre giorni (24-25-26 giugno) in Armenia, “la prima nazione cristiana”, cosìì come l’ha definita lui stesso nel video messaggio diffuso ieri dal Ctv. Per Bergoglio questo è il 14.mo viaggio all’estero del pontificato. In questa regione ex-sovietica del Caucaso ci tornerà di nuovo a settembre, per le visite in Georgia e Azerbaigian. L’arrivo è previsto dopo quattro ore allo scalo internazionale “Zvartnots” di Yerevan, alle 15.00 locali. Al centro del viaggio, il consolidamento dei rapporti ecumenici con la Chiesa apostolica armena, l’incoraggiamento alla piccola e minoritaria Chiesa cattolica locale, nonchè l’attestazione di vicinanza al “popolo martire” armeno, vittima nel corso della storia di persecuzioni e massacri.
Papa Francesco è arrivato alle 8.57 all’aeroporto di Fiumicino. Appena sceso dall’auto, a pochi metri dalla A321 dell’Alitalia battezzato Piazza Ducale Vigevano, è stato accolto fra gli altri dal presidente di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo, oltre ad alcune autorità civili e militari, con le quali si è intrattenuto cordialmente. Subito dopo il Pontefice, sorridente, con la consueta borsa nera nella mano sinistra, è salito sulla scaletta dell’aereo, e prima di entrare nel velivolo, ha salutato con un cenno della mano i presenti.
Al suo arrivo, la cerimonia di benvenuto all’aeroporto di Yerevan, quindi il Papa andrà in visita di preghiera alla cattedrale apostolica a Etchmiadzin. Nel Palazzo apostolico, sede del patriarca supremo (catholicos) di tutti gli Armeni, Karekin II, il Pontefice alloggerà nei tre giorni di visita. Alle 18.00 la visita di cortesia al Presidente della Repubblica Serzh Sargsyan nel Palazzo presidenziale a Yerevan, dove incontrerà le autorità civili e il Corpo diplomatico. Alle 19.30, infine. è previsto l’incontro personale e il colloquio col catholicos Karekin II nel Palazzo apostolico di Etchmiadzin.
Papa Francesco ha rivolto all’Italia “un incoraggiamento a mantenersi in prima linea nella solidarietà, guardando al futuro con fiducia e speranza”. Nel cordiale messaggio di saluto indirizzato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dall’aereo in volo verso la capitale dell’Armenia, Yerevan, il Pontefice ricorda, inoltre, le ragioni di questo suo 14.mo viaggio apostolico che ha per meta il Paese che per primo, nel 330, si dichiaro’ cristiano:”Attingere alla sapienza antica di quella popolazione,confermarla nella fede, sostenere ogni sforzo sulla via della pace e della riconciliazione”. Come è ormai di tradizione, ieri sera Papa Francesco si e’ recato in privato alla Basilica di Santa Maria Maggiore, dove si ètrattenuto in preghiera davanti alla immagine della Vergine, Salus Populi Romani, chiedendole di benedire il suo viaggio in Armenia. L’omaggio floreale deposto sull’altare avevano i colori della bandiera dell’Armenia.