A poco meno di una settimana dall’inizio del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco, le Edizioni San Paolo propongono sul settimanale “Credere” un’intervista al Pontefice: oggi l’anticipazione dalla Sala Stampa Vaticana, giovedì la pubblicazione nella rivista in edicola. “Abbiamo pensato che fosse importante offrire ai nostri lettori anche una parola del Santo Padre per spiegare le motivazioni del Giubileo, invitandoli a viverlo personalmente”, dice il direttore del giornale Antonio Rizzo. Rispondendo alla domanda introduttiva sulle motivazioni della scelta del tema della misericordia per il Giubileo, “il Papa sembra rileggere il suo pontificato alla luce di ciò che ne costituisce, in qualche modo, il segno distintivo”.
In tal modo si pone in continuità con i suoi predecessori, soprattutto con Giovanni Paolo II che scrisse l’enciclica “Dives in misericordia, l’istituzione della solennità della Divina Misericordia e la canonizzazione di santa Faustina Kowalska”. Francesco ricorda due momenti: il suo primo Angelus da Papa, incentrato sulla misericordia di Dio, nel quale aveva richiamato il profeta Isaia e un libro del cardinale Kasper di cui aveva appena ultimato la lettura, e la sua prima omelia nella parrocchia di sant’Anna in Vaticano sul medesimo tema.
Non c’è stato nulla di programmato, dice il Santo Padre: “è stata una strategia che è venuta da dentro; è lo Spirito Santo che vuole veramente qualcosa. Il mondo ha bisogno di misericordia”. Dinanzi alle “atrocità più crudeli che offendono il nome e la vita di Dio, il mondo ha bisogno di scoprire che Dio è padre, che è misericordia, che la crudeltà non è la strada e che la condanna non è la strada”. “Parole forti – commenta il direttore di “Credere” – che spiegano le origini dell’Anno Santo, ma anche i frutti di perdono e riconciliazione che il Santo Padre attende”.
Rizzolo chiede al Vescovo di Roma anche quando avvenne il suo incontro personale con la misericordia divina. Francesco ricorda la propria confessione, a 17 anni, con un sacerdote che l’anno successivo morì di leucemia. In quel momento si sentì talmente smarrito da temere che Dio lo avesse abbandonato. Fu proprio in quell’istante che ne sperimentò la misericordia. Da quell’esperienza nacque, molti anni dopo, il suo motto episcopale tratto dal commento di Beda Venerabile alla vocazione di san Matteo “Miserando atque eligendo” (Con amore ti ho scelto).
Nominata rivista ufficiale del Giubileo, “Credere” farà da tramite tra il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione e i lettori diffondendo le informazioni e le comunicazioni del Dicastero per chi desideri vivere l’esperienza giubilare a Roma. Tutta la rivista sarà dedicata all’Anno Santo con “particolare rilievo a storie e testimonianze di misericordia, riconciliazione, perdono, aiuto agli altri”. In ogni numero sarà presente un dossier con approfondimenti sulla misericordia dal punto di vista biblico, teologico, catechetico, liturgico; indicazioni per vivere il sacramento della riconciliazione; notizie sui giubilei. Nella sezione “Le porte sante del Giubileo” verranno presentati i santuari e le cattedrali delle diocesi italiane nei quali è stata o verrà aperta una Porta Santa, dando spazio anche alle “periferie”.