Non era programmato nessun incontro ufficiale, ma alla fine Bergoglio ha incontrato il candidato alle primarie democratiche Usa, Bernie Sanders. E’ avvenuto questa mattina alle 6:00, prima di partire per l’isola di Lesbo, nella Domus di Santa Marta in Vaticano. Sanders, che era giunto ieri pomeriggio in Vaticano per prendere parte a una conferenza sull’Enciclica sociale “Centesimus Annus” di Giovanni Paolo II, è ora in viaggio alla volta di New York, dove lo attende la sfida nello Stato di New York con Hillary Clinton. Con il candidato erano presenti la moglie, il cancelliere della Pontificia Accademia, il monsignore argentino Marcelo Sanchez Sorondo, e l’economista statunitense Jeffry Sachs.
Ieri il Papa aveva inviato un messaggio per scusarsi con gli ospiti del convegno dedicato ai 25 anni dell’enciclica spiegando di non potere essere presente per un saluto a causa della preparazione del viaggio a Lesbo. Tra gli altri partecipanti, i presidenti boliviano ed ecuadoriano, Evo Morales e Rafael Correa. Nel suo intervento, Sanders ha criticato Wall Street e la preponderanza dei mercati finanziari affermando l’importanza di una riforma morale dell’economia, citando sia l’Enciclica di Wojtyla sia Papa Francesco, la cui “visionarietà” ha indicato come modello di ispirazione per impegnarsi a favore del bene comune.
Lo stesso Sanders, incontrando la stampa americana dopo aver salutato il Papa, ha detto: “E’ stato un vero onore incontrare Francesco. Penso che sia una delle figure straordinarie non solo del mondo attuale, ma della storia mondiale moderna”. Ha poi riferito di avere espresso al Papa il proprio apprezzamento per “il ruolo incredibile che sta avendo nel pianeta nell’affrontare temi quali la necessità di un’economia basata sulla moralità, non l’avidità”.