“Nelle diverse parti del pianeta le donne si trovano ad affrontare sfide e problematiche differenti. Nel mondo occidentale subiscono ancora, a volte, discriminazioni in campo lavorativo; sono spesso forzate a scegliere tra lavoro e famiglia; la loro vita di fidanzate, mogli, madri, sorelle, nonne, non di rado conosce purtroppo la violenza”. Lo ha detto Papa Francesco nel messaggio inviato al Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, in occasione della Conferenza Internazionale “Donne verso l’Agenda per lo Sviluppo post-2015: quali sfide dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS)?”, in svolgimento a Roma dal 22 al 24 maggio. Povertà, schiavitù e ingiustizie, ha denotato il Pontefice, “purtroppo, ancora troppo spesso vengono subite prevalentemente dalle donne di tutte le età e dovunque nel mondo”.
Ha osservato, inoltre, che nei Paesi poveri e in via di sviluppo le donne sono sottoposte a grandi sacrifici; “vengono rapite a fini di sfruttamento sessuale o forzate a sposarsi in età troppo giovane o contro la loro volontà; a volte viene addirittura loro negato il diritto alla vita solo perché di sesso femminile”.“Le questioni legate alla vita – ha aggiunto – sono intrinsecamente connesse a quelle sociali; quando difendiamo il diritto alla vita, lo facciamo anche affinché quella vita possa, dal suo concepimento al suo termine naturale, essere una vita dignitosa, che non conosca le piaghe della fame e della povertà, della violenza e della persecuzione”.
Ha invitato quanti sono impegnati nella difesa della dignità delle donne e nella promozione dei loro diritti a lasciarsi “guidare dallo spirito di umanità e di compassione nel servizio al prossimo” considerando che la “competenza professionale” è la “prima fondamentale qualità, ma senza individualismo, senza mero attivismo, bensì con impegno generoso”. Secondo il vescovo di Roma la donna è “capace di comprensione e di dialogo per ricomporre i conflitti grandi e piccoli, di sensibilità per sanare le ferite e prendersi cura di ogni vita, anche a livello sociale, e di misericordia e tenerezza per tenere unite le persone”. “Questi aspetti, insieme ad altri – ha concluso – fanno parte di quel ‘genio femminile’ che è necessario possa manifestarsi pienamente, a beneficio di tutta la società”.