E’ importante “prenderci un po’ di tempo per pensare” a Gesù che “tanto ci ha amato”, “che ha camminato solo verso la croce” nell’incomprensione dei suoi. E’ l’invito di Papa Francesco ai fedeli nella messa di oggi a Santa Marta, a conclusione dell’omelia in cui il Pontefice ha commentato il Vangelo di Luca sull’avvicinarsi del momento della Passione e della croce.
“Soltanto una volta – ha ricordato il Papa – Gesù si è permesso di chiedere al Padre di allontanare un po’ questa croce”. Nel Getsemani dove, sofferente, ha detto: “Padre se possibile, allontana da me questo calice. Ma non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Cristo si è mostrato “obbediente; quello che il Padre vuole. Deciso e obbediente e niente di più. E così, fino alla fine. Il Signore entra in pazienza … Entra in pazienza. È un esempio di cammino, non solo morire soffrendo sulla croce, ma camminare in pazienza”.
“Pensare”, “vedere”, “ringraziare” Gesù, obbediente e coraggioso, e “fare con lui un colloquio”. Ed è stato il Santo Padre stesso a suggerirne le parole: “Quante volte io cerco di fare tante cose e non guardo Te, che hai fatto questo per me? Che sei entrato in pazienza – l’uomo paziente, Dio paziente -, che con tanta pazienza tolleri i miei peccati, i miei fallimenti? E parlare con Gesù così. Lui è deciso sempre andare avanti, a mettere la faccia, e ringraziarlo”, ha detto.
“Prendiamo oggi un po’ di tempo – ha esortato Bergoglio – pochi minuti – cinque, dieci, quindici – davanti al Crocifisso forse o con l’immaginazione vedere Gesù camminare decisamente verso Gerusalemme e chiedere la grazia di avere il coraggio di seguirlo da vicino“.