Questa mattina, dopo la consueta Udienza generale del mercoledì, Papa Francesco si è recato alla Fiera di Roma per partecipare alla giornata conclusiva del Congresso annuale organizzato dalla Società Europea di Cardiologia, il più grande raduno di medici cardiolgi al mondo, che per la prima volta si è tenuto in Italia.
“Il cuore è il centro pulsante del corpo umano”, ha affermato il Pontefice rivolgendosi ai medici presenti, un organo che “passa per le vostre mani, pertanto la vostra responsabilità è grande!”.
Ricordando che la Chiesa ha sempre sostenuto la ricerca scientifica per la salute delle persone, Bergoglio ha rimarcato che ” oggi la Chiesa non solo vi accompagna in questo cammino così arduo, ma se ne fa promotrice e intende sostenervi, perché comprende che quanto è dedicato all’effettivo bene della persona è pur sempre un’azione che proviene da Dio”.
Le scienze filosofiche ed empiriche, secondo il Pontefice, sono un servizio importante che si inscrive nel progetto divino: ” l’apertura alla grazia di Dio, fatta tramite la fede, non ferisce la mente, anzi la spinge ad andare avanti, a una conoscenza della verità più ampia e utile per l’umanità”.
L’importante, ha precisato Bergoglio, è guardare l’uomo nella sua totalità, soprattutto quando un medico ha a che fare con persone molto disagiate: ” se si guarda all’uomo nella sua totalità – permettetemi di insistere su questo tema – si può avere uno sguardo di particolare intensità ai più poveri, ai più disagiati ed emarginati perché anche a loro giunga la vostra cura, come anche l’assistenza e l’attenzione delle strutture sanitarie pubbliche e private. Dobbiamo lottare perché non ci siano ‘scartati’ in questa cultura dello scarto che viene proposta”.
Davanti ai 35 mila specialisti che hanno partecipato al convegno, Papa Francesco ha insistito sul ruolo unico del medico, che con la sua professionalità e dedizione contribuisce a guarire il corpo umano, anche se esistono leggi impresse nella natura che “nessuno può manomettere”. Per questo, ha concluso Bergoglio, ” è importante che l’uomo di scienza, mentre si misura con il grande mistero dell’esistenza umana, non si lasci vincere dalla tentazione di soffocare la verità”.
A termine dell’incontro, con il sottofondo dell’Ave Maria di Astor Piazzolla, è avvenuta la consegna di uno stetoscopio e di una croce composta da cuori realizzati secondo il modello delle emoticon, con l’auspicio che la scienza si faccia servizio e amore agli ultimi.