“Il mondo ha bisogno di perdono; troppe persone vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, perché incapaci di perdono, rovinando la vita propria e altrui piuttosto che trovare la gioia della serenità e della pace”. Lo ha detto Papa Francesco durante il pellegrinaggio a Santa Maria degli Angeli nella ricorrenza dell’ottavo centenario del Perdono di Assisi. È una visita lampo quella del Pontefice nella terra natale di San Francesco. Due ore intense con il consueto bagno di folla. Il vescovo di Roma è giunto nella cittadina umbra nel primo pomeriggio recandosi nella Porziuncola dove si è fermato a pregare in silenzio. Ha esordito con le parole pronunciate da San Francesco “davanti a tutto il popolo e ai vescovi”: “Voglio mandarvi tutti in paradiso!”.
“Quella del perdono – ha proseguito – è certamente la strada maestra da seguire per raggiungere quel posto in Paradiso. E qui alla Porziuncola tutto parla di perdono!”. Il Santo Padre ha osservato che ogni cristiano è chiamato a perdonare “perché noi per primi siamo stati perdonati, e infinitamente di più” dal Creatore. “Il perdono di Dio – ha aggiunto – non conosce limiti; va oltre ogni nostra immaginazione e raggiunge chiunque, nell’intimo del cuore, riconosce di avere sbagliato e vuole ritornare a Lui. Dio guarda al cuore che chiede di essere perdonato”. Ha concluso la sua meditazione ricordando che nell’“Anno Santo della Misericordia diventa ancora più evidente come la strada del perdono possa davvero rinnovare la Chiesa e il mondo. Offrire la testimonianza della misericordia nel mondo di oggi è un compito a cui nessuno di noi può sottrarsi”.
Al termine, si è concesso un fuoriprogramma andando verso un confessionale per impartire il sacramento della riconciliazione ad alcuni fedeli. Indossando una stola viola ha detto: “Invito i frati, i vescovi ad andare al confessionale, anch’io andrò. Ci farà bene ricevere il perdono qui, oggi, insieme”. Dopo il Papa si dirige nell’infermeria del Convento incontrando i religiosi ammalati con gli assistenti e saluta i fedeli raccolti nella piazza antistante il sagrato della Basilica di Santa Maria degli Angeli. Conclusa la visita, verso le ore 18.00, si trasferisce in auto al campo sportivo “Migaghelli” per far rientro in Vaticano. L’atterraggio all’eliporto dello Stato Pontificio è previsto per le ore 19.00. Con una battuta questa mattina il successore di Pietro aveva parlato degli impegni odierni. “Oggi – aveva affermato – potremmo descrivere questa giornata come ‘un gesuita tra i frati’: perché la mattina con voi e nel pomeriggio in Assisi con i Francescani”. Infatti alle ore 10 aveva ricevuto in udienza i partecipanti al Capitolo Generale dell’Ordine dei Frati Predicatori Domenicani.