“E’ stata un’esperienza travolgente, non mi aspettavo che Torino rispondesse con questo entusiasmo. Anche il Santo Padre è rimasto meravigliato, si è commosso”. Così l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, ha commentato la visita pastorale di Bergoglio, che si è recato lo scorso sabato e domenica nella città sabauda per venerare la Sindone. “Papa Francesco mi ha anche scritto un biglietto da consegnare ai volontari della Sindone, un messaggio molto bello, poche parole dette con il cuore in cui ringrazia ciascuno di loro”.
Durante la due giorni a Torino il Pontefice ha anche incontrato un gruppo di rifugiati e si è recato anche al Cottolengo ed è stato “uno dei momenti più toccanti. Ha voluto salutare uno ad uno i malati, con abbracci benedizioni, con un parlare e ascoltare anche le loro pene, le loro difficoltà. – ha dichiarato mons. Nosiglia a Radio Vaticana – E poi il pranzo che abbiamo fatto con i ragazzi del Ferrante Aporti, che sono detenuti, con i senza dimora, con gli immigrati, con i rom: è stato un dialogo veramente bello, in cui si sono aperti, come fossero davanti ad una persona cara, con la quale sai che ti puoi confidare”.