E’ stato un vero e proprio blitz del quale non sapeva nulla nessuno. Come riporta il sito Vatican Insider, la decisione è stata comunicata all’autista all’ultimo istante dallo stesso Pontefice, che la mattina di mercoledì 13 luglio, poco dopo le 9, al termine di una visita dentistica programmata presso il Servizio sanitario vaticano. Bergoglio ha detto al gendarme che l’accompagnava: “Vorrei passare alla Cal”, la Pontificia commissione per l’America Latina, che si trova al numero uno di via della Conciliazione, dal lato opposto rispetto a piazza San Pietro. Il gendarme ha detto che la cosa sarebbe stata complicata poichè nessuno era avvertito della possibilità che il Papa uscisse dal Vaticano. “Sono il Papa, non preoccuparti che siamo nelle mani di Dio”, è stata la risposta Bergoglio. Quindi, un’auto ibrida di colore chiaro ha lasciato il Vaticano per imboccare il controviale di via della Conciliazione.
L’incaricato della vicepresidenza, il professore uruguayano Guzman Carriquiry Lecour, amico di lunga data di Bergoglio, stava tenendo una incontro preparatorio con i collaboratori in vista di una riunione prevista per la metà della mattinata alla quale avrebbe partecipato il cardinale Marc Ouellet, in quel momento non ancora presente. L’argomento della discussione era l’organizzazione del Giubileo della Misericordia a Bogotà. Il Papa è salito al quarto piano con l’ascensore e ha suonato il campanello. L’addetta alla segreteria che gli ha aperto la porta per poco non sveniva. “Buon giorno, posso entrare?”, ha detto il Pontefice. E senza attendere di essere annunciato, è entrato nella sala, dove grande è stata la sorpresa di tutti.
“Hai un po’ di tempo per parlare?”, ha chiesto a Carriquiry, che scherzando, con il sorriso sulle labbra, ha risposto: “No, sono molto occupato”. Il professore ha subito fatto entrare il Pontefice nel suo studio, dove si sono trattenuti per una mezz’ora. Un incontro del tutto informale, al termine del quale il Papa si è trattenuto ancora un po’ prendendo il caffè con i collaboratori della Cal, prima di tornare in Vaticano. Ha salutato tutti i presenti personalmente, dato che da cardinale, quando era membro della commissione nelle sue riunioni plenarie, frequentava la Cal.
“Una sorpresa incredibile, che ha felicemente interrotto una mattinata di lavoro comune”, ha commentato Carriquiry in una nota in lingua spagnola pubblicata sul sito “Il Sismografo”. Con una precisazione finale: dato che la visita è stata del tutto informale, e non rientra in quelle protocollari ai vari dicasteri e uffici della Curia romana, la Pontificia commissione per l’America Latina continua ad aspettare anche una visita “ufficiale” del Pontefice.