Fu proprio lui a creare il primo Sinodo dei Vescovi il 15 settembre 1965 e Papa Francesco ha deciso di proclamare Papa Paolo VI beato proprio alla conclusione di tale evento domenica 19 ottobre. La sua beatificazione arriva a poco più di cinque mesi di distanza dal riconoscimento di un suo miracolo per la guarigione “scientificamente inspiegabile” di un neonato avvenuto negli Stati Uniti nel 2001. Secondo i medici il piccolo sarebbe morto nel grembo materno o nato con gravissime malformazioni e quindi avevano consigliato l’aborto alla madre; la donna disperata si rivolse ad una suora italiana che le consigliò di pregare Paolo VI per la guarigione del piccolo. Oggi il bambino ha 13 anni ed è sano.
Fu Papa Giovanni Paolo II – canonizzato ad aprile insieme a Giovanni XXIII – a volere l’istituzione del processo diocesano per la sua causa di beatificazione nel 1993 e successivamente, nel dicembre 2012 Papa Benedetto XVI, dopo il parere favorevole della Congregazione Vaticana per la cause dei Santi aveva autorizzato la promulgazione del decreto sulle “virtù eroiche” di Polo VI.
Del suo pontificato si ricorda soprattutto il proseguimento e la chiusura del Concilio Vaticano II che portò ad una modernizzazione della chiesa cattolica; l’istituzione del primo Sinodo dei Vescovi nel 1965; la creazione della Giornata mondiale della Pace e le encicliche “Humanae Vitae” che trattavano argomenti come l’aborto, la contraccezione e il controllo delle nascite. Ma Paolo VI viene ricordato anche per il suo appello agli uomini delle Brigate Rosse nei giorni del rapimento di Aldo Moro.