BANGLADESH, FEDELI DI OGNI RELIGIONE RIUNITI PER FESTEGGIARE IL NUOVO ANNO

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Fedeli di ogni religione festeggiano oggi pacificamente il nuovo anno bengalese con l’impegno di continuare a lottare contro il fanatismo religioso e le violenze. La celebrazione non ha una connotazione propriamente religiosa perchè fu introdotta dall’imperatore mogul Jalaluddin Muhammad Akbar (XVI secolo) per festeggiare la chiusura dell’annuale riscossione delle tasse. Migliaia sono i musulmani, indù, cristiani e buddisti del Bangladesh che celebrano questa festa nazionale iniziata questa mattina con un grande evento organizzato al Ramna Batamul di Dhaka, la capitale.

Dopo il primo programma è partito il Mangal Shobhajatra, tradizionale e colorata processione organizzata dalla Facoltà delle belle arti dell’università di Dhaka. Quest’anno il tema della sfilata è “Onek Alo Jaalte Hobe Monel Ondhokare” (“Molte luci nelle tenebre dei cuori”) ed è stato scelto in memoria del blogger Avijit Roy e dell’attivista Oyasiqur Rahman, assassinati da estremisti islamici perché “atei”. Nisar Hossain, preside della facoltà di Belle arti, spiega: “La cultura bengalese dà spazio per una convivenza pacifica delle religioni. Il fanatismo religioso rafforza soltanto la nostra lotta contro di esso. Noi crediamo sia importante combatterlo, dati gli ultimi eventi”.

Con il tempo questa festa è diventata parte integrante della cultura bengalese e si celebra il 14 aprile in Bangladesh e il 15 aprile nello Stato indiano del West Bengal. Secondo la tradizione, in questa giornata commercianti e negozianti aprono l’halkhata, il nuovo registro dei conti, e servono gratuitamente dolcetti ai loro clienti. In tutto il Paese sono stati allestiti piccoli mercatini e la popolazione indossa abiti tradizionali. Una giovane cattolica ha detto che “fa parte della nostra grande tradizione che persone di ogni credo si riuniscano per celebrare il Nuovo anno in armonia. È la nostra festa universale!”. Pintu Islam, un giovane musulmano, intervistato da AsiaNews afferma: “Noi, persone di tutte le religioni, vogliamo vivere insieme ed essere veri bengalesi”.

don Marco Mondelci: