BANGLADESH, CRISTIANI E MUSULMANI IN MARCIA CONTRO LO STATO ISLAMICO

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“Invito l’intera famiglia umana e i leader mondiali a protestare con forza per fermare le uccisioni compiute dallo Stato Islamico. I suoi militanti non hanno il diritto di uccidere i nostri fratelli e sorelle cristiani in altri Paesi” queste le parole di Promod Mankin, ministro per il Welfare sociale oltre che presidente della Bangladesh Christian Association (Bca). “Lo scorso febbraio – ha ricordato – i militanti dello Stato islamico hanno decapitato ben 21 copti egiziani in Libia. Questa uccisione è un’ingiustizia terribile, oltre che un crimine. Chiediamo a queste persone di fermarsi”.

Circa 500 cristiani, inclusi suore, sacerdoti cattolici e alcuni musulmani hanno partecipato alla marcia pacifica di Dhaka, contro gli omicidi compiuti in questi mesi dai militanti dello Stato islamico. La manifestazione si è svolta il sabato scorso davanti al National Press Club della capitale ed è stata organizzata dalla Bca. “Protestiamo con forza contro l’assassinio di cristiani innocenti, uccisi dallo Stato islamico in nome della religione” ha spiegato ai giornalisti suor Carmal Reberio, della Congregazione di Nostra Signora delle missioni. Al termine della marcia, i manifestanti hanno osservato un minuto di silenzio chiedendo alle chiese del Bangladesh di celebrare un servizio di preghiera in memoria delle vittime del terrorismo, il prossimo 22 marzo.

don Marco Mondelci: