Si è concluso a Napoli il convegno “Chiesa e lavoro. Quale lavoro per i giovani del Sud?” che ha visto la presenza a Napoli di decine di vescovi e delegati delle diocesi della Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tra i partecipanti anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha aperto la giornata con la celebrazione della messa, nella basilica di San Francesco di Paola.
L’omelia
“Non lasciate che qualcuno uccida la speranza dei vostri cuori”, ha detto durante l’omelia il cardinale rivolgendosi soprattutto ai giovani presenti alla celebrazione. “Non sarete soli. Con voi ci saranno i pastori della Chiesa – ha rassicurato -. Noi dobbiamo esserci per ascoltare la voce delle nostre popolazioni”.
Una “bacchettata all’Europa”
“O l’Europa ritrova la propria anima che non è quella dell’economia e della finanza ma è quella dei valori morali o farà sempre più fatica a camminare”, ha sottolineato il cardinale Bagnasco, “bacchettando” le istituzioni europee e spiegando che queste devono “essere accanto alla gente, come cerchiamo di fare noi, non con i sondaggi ma cercando di capire i bisogni reali”.
Investimenti e burocrazia snella per favorire l’occupazione giovanile
Parlando con i giornalisti a margine del convegno, il presidente della Cei ha anche voluto sottolineare come sia di fondamentale importanza favorire l’occupazione giovanile. Per fare ciò, ha ribadito il cardinale, “c’è bisogno di investimenti e di una burocrazia più snella”. Infine, Bagnasco ha rivolto anche un incoraggiamento ai giovani, invitandoli ad unirsi e “sfruttare tutte le opportunità”, come quelle offerte dai fondi europei. “Non è possibile che ogni anno si debbano restituire più di quatto miliardi di fondi perché non sono stati utilizzati”, ha conclusa il cardinale.